Acabnews Bologna

“We want sex! (e anche tutto il resto). SexyShock verso lo sciopero Precario.”

“Obiettivo: fuck austerity in salsa queer, il debito ve lo pagate voi. A Roma, unite e sempre splendide, perchè noi le gonne non le allunghiamo!” Pubblichiamo il comunicato in vista del 15 ottobre.

14 Ottobre 2011 - 15:02

WE WANT SEX! (e anche tutto il resto). SexyShock verso lo sciopero Precario.

Punta a Roma sotto il Gonfalone di San Precario!!!! obiettivo: fuck austerity in salsa queer, il debito ve lo pagate voi.

Sexyshock è composto da precarie, a volte disoccupate (anche sentimentalemnte…), ma non sfigate sia chiaro, per questo saremo a Roma nel corteo in modo dinamico e gioioso: i tempi sono bui e vanno illuminati.

Zero austerity e look dimessi, in questi anni di contratti a progetto e ritenute d’acconto, con le devote di San Precario abbiamo ragionato sulla differenza tra sfiga e sfida, su come valorizzare le pratiche di resistenza “del Precario Rivoluzionario” attraverso percorsi di genere, di come poter cospirare assieme anche attraverso dei workshop di puntocroce e di sextoys.

Abbiamo guardato con immensa ammirazione le badanti dai bulbi ipercotonati e impeccabile trucco che la domenica si riuniscono nei parchi cittadini in un circolo di chiacchiere e bevute rivolte ai pezzi del loro cuore rimasti nel paese di origine.

Abbiamo sfilato con gli ombrelli rossi, simbolo dei diritti civili delle e dei sexworkers rifiutando di etichettarci con il concetto di dignità: “non fa parte del nostro vocabolario e non ci rappresenterà mai perché non vogliamo essere degne (http://www.lucciole.org). Vogliamo che una volta per tutte si possa mandare all’aria questo concetto che ci divide in “donn@ per bene” e “donn@ per male” e il 15 ottobre mandarlo all’aria collettivamente. Tramite il Sexyshock lavoriamo da 10 anni (a dicembre il nostro decennale yo’) per promuovere una cultura della sessualità gioiosa e consapevole, non torneremo indietro.

A Roma, unite e sempre splendide, perchè noi le gonne non le allunghiamo!

Resistenti sì, ma degne mai.

Siamo abituate, l’abbiamo imparato dalle nostre mamme, zie, nonne e vicine di casa, che il multitasking è una risorsa, ma anche un sapere-fare che ci accompagna da sempre e che è ben rappresentato dall’immagine di una borsa della spesa, le chiavi di casa incastrate tra le dita, il portatile a tracolla (questo solo per quelle che l’hanno), l’ultimo furtino da HM in tasca e il cellulare incastonato tra l’orecchio e la spalla. Di questo multitasking ne abbiamo fatto risorsa, e questa crisi non ci ha colte impreparate: i nostri curriculum vitae sono eterogenei e surreali.

Grazie Mamme!!! ma a caghér tutti gli altri, che spengono i desideri e tolgono prospettiva alle nostre vite e ai progetti collettivi: dalla possibilità di organizzare una vacanza al farsi curare un dente, dal pensare di fare un figlio al ridurre, giorno dopo giorno, il nostro “farsi impresa” in una sorta di autosfruttamento.

“Sappiamo di cosa parliamo quando nominiamo la ricattabilità politica, sociale e sessuale sul luogo di lavoro; conosciamo bene lo sfruttamento del corpo, dell’affettività, della capacità di relazione 24 ore su 24. Lo sappiamo come donne, gay, lesbiche, trans, queer, da sempre, da molto prima che diventasse una condizione generalizzata.

Il 15 non è che un passaggio: costruiremo uno spezzone che dia visibilità alla presenza inter-trans/lesbo/femminista/queer, in cui ci sia spazio per le pratiche anche diverse che ci caratterizzano. Vogliamo uno sciopero precario in cui bloccare, assieme ai flussi materiali e immateriali della produzione, anche i flussi di desiderio sostenuti dal capitale, per fare irrompere uno spazio pubblico di riappropriazione dei corpi e dei piaceri, di relazioni e affettività altre.”*

SexyShock verso lo sciopero Precario

Punta sotto il Gonfalone di San Precario!!!! segno distintivo PINK!

*Appello Putatransfemministaqueer del 15 ottobre