Acabnews Bologna

Villa Adelante, dopo
lo sgombero “un anno di abbandono“

Làbas: la palazzina di viale Aldini “restituita alla polvere, ma ancora viva in tutti coloro che l’hanno attraversata”. L’occupazione di Mura di porta Galliera festeggia due anni. Sportello Antisfratto Imola: “Contrastare la riforma regionale dell’Erp”.

18 Giugno 2016 - 17:34

La  vostra legalità è quella dell’abbandono

Sgombero Villa Adelante - © Michele LapiniÈ passato esattamente un anno da quando le forze politiche e militari della città hanno sgomberato Villa Adelante, uno stabile di proprietà di Gianluca Muratori occupato nove mesi prima da famiglie, pensionati e studenti. Quel giorno, per oltre sette ore, coloro che quella casa l’hanno riqualificata e resa viva hanno difeso con i propri corpi la Villa insieme a un centinaio di donne e uomini indignati per quanto stava accadendo. Il 18 giugno dello scorso anno ha rappresentato il triste inizio di un cambiamento per la città di Bologna. Procura e prefettura, infatti, hanno adottato un pugno di ferro contro collettivi politici ed occupazioni abitative nate da comunità solidali di cittadini accumunati da situazioni di forte disagio abitativo, tutto questo di fronte ad un’ amministrazione silente ed inerme. In questo modo centinaia di persone provenienti da situazioni diverse ma che insieme hanno reso abitabili interi stabili regalati alla polvere arricchendo così le reti sociali sempre più deboli nei quartieri e nella città si sono ritrovati violentemente in mezzo alla strada, senza alcuna prospettiva possibile.

A distanza di un anno decine di persone che hanno contestato lo sgombero della Villa e il disuso da parte di Muratori della stesa sono state raggiunte da denunce e addirittura da restrizioni alla propria libertà personale (ricordiamo il divieto di dimora a Gianmarco de Pieri proprio per i fatti del 18 giugno scorso). Proprio in questi giorni stanno venendo notificate a diversi compagni e compagne di Làbas delle denunce riguardanti la breve occupazione della sede di Unifica (dove Muratori ricopre un ruolo di dirigenza) nel novembre 2014, finalizzata a richiedere un incontro con Muratori, che mai ha concesso un dialogo agli occupanti.

E’ passato un anno, ma nonostante gli sgomberi, le misure cautelari e l’inadeguatezza che ha continuato a dimostrare l’amministrazione i collettivi insieme agli occupanti e ai cittadini hanno sempre avuto la capacità di non abbassare la testa e di portare avanti in maniera determinata la propia necessità di riappropriazione dello sfitto per le esigenze della collettività di fronte alla totale incapacità dell’amministrazione di trovare soluzioni a chi vive reali situzioni di difficoltà.

La capacità di trasformare la rabbia dell’emarginazione in energia per costruirsi una dignità ed una prospettiva ha reso possibile il crearsi di intere comunità di persone diverse tra loro che hanno imparato l’arte della cooperazione e del mutuo sostegno. Dai recinti burocratici, che in mancanza di un permesso di soggiorno rendono impossibile ad un migrante poter lavorare regolarmente e dunque avere un tetto, alle scandalose pensioni di chi, dopo una vita di fatiche, si ritrova a dover scegliere se avere un tetto o mangiare in Villa Adelante ha sempre vinto la solidarietà e il diverso ha rappresentato la richezza più grande.

Viale Aldini 116 è stata restituita alla polvere, ma Villa Adelante è ancora viva in tutti coloro che l’hanno vissuta o attraversata e che ancora oggi creano comunità nelle differenze e lottano per il diritto alla casa.

“La paura è la via per il Lato Oscuro. La paura conduce all’ira, l’ira all’odio; l’odio conduce alla sofferenza.” – Yoda –

Làbas

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Sabato 25 giugno dalle 18: festa dei due anni di occupazione al Condominio sociale di Mura di Porta Galliera 11!

A due anni di distanza dall’occupazione dello stabile vuoto e inutilizzato da tanto tempo in Mura di Porta Galliera 11, invitiamo tutti i vicini e i solidali con la lotta per il diritto all’abitare a una giornata di festa e convivialità.

Apriremo i locali autorecuperati al piano terra, dove gia in passato abbiamo tenuto incontri, laboratori e intrapreso il Corso di Cucina Meticcia, felice sperimentazione nella quale abbiamo meticciato i nostri piatti provenienti da tante zone del mondo aprendoci alla collaborazione con altre realtà quali Eat The Rich e Campi Aperti.

Anche stavolta, in occasione della festa, si terrà il nono incontro del Corso!

Siete tutte e tutti invitati a partecipare e a passare una bella giornata assieme a noi, ribadendo ancora una volta la nostra opposizione a tentativi di sgombero in mancanza di soluzioni abitative adeguate!

Gli occupanti e le occupanti del Condominio Sociale di Mura di Porta Galliera con Social Log

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Contro il turn over, per il diritto alla casa!

È cominciata in Regione la discussione della riforma dei criteri di accesso e permanenza nelle case popolari. Le intenzioni della giunta a guida Pd, assecondate a livello locale anche dall’assessore alla casa Visani, sono chiare: abbassamento della soglia Isee entro la quale si ha diritto a rimanere nella casa popolare da 34.000 euro a 24.000 euro (un taglio del 30%!) e rimodulazione del calcolo del canone di affitto sempre più sbilanciato sulla tipologia di alloggio che sulle reali capacità economiche degli inquilini.

NON SI PUÒ GARANTIRE IL DIRITTO ALLA CASA POPOLARE TOGLIENDOLA A CHI CE L’HA GIÀ!

Le soluzioni all’emergenza abitativa non possono passare dal fomentare l’ennesima guerra tra poveri e meno poveri! Basterebbe semplicemente:

1) Smettere di svendere il patrimonio delle case popolari, così non c’è poi bisogno di sfrattare chi già ci abita! Invece il Comune di Imola ha già in mente vendite per i prossimi due anni e addirittura la vendita complessiva nel tempo di quasi 200 alloggi popolari, oltre il 20% delle case popolari, come dichiarato nel Piano delle alienazioni allegato al Bilancio.
2) Aumentare il numero di case popolari!
3) Puntare sull’autorecupero e sul riutilizzo dello sfitto! Ci sono centinaia di case vuote solo a Imola e la soluzione che propone il PD è continuare a sfrattare?!

Una volta approvata la riforma si rischieranno oltre 1.650 sfratti in regione, quanti ce ne saranno a Imola?

L’abbiamo già chiesto più volte pubblicamente, ma Visani non ha mai fornito dati pubblici. Eppure dovrebbe essere a conoscenza della situazione. Non vuole rispondere a questa semplice domanda per semplice incompetenza e/o per indifferenza al proprio mandato?

Lo Sportello Antisfratto Imola si mobiliterà per contrastare questo ennesimo attacco ai diritti, che va di pari passo con i regali fatti alle banche per pignorare più facilmente le case a chi fatica a pagare il mutuo e con la cronica inadeguatezza delle soluzioni proposte a chi ogni giorno rischia lo sfratto!

Sportello Antisfratto Imola