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Via Libia, dopo mesi cade il velo sul progetto per il discount

Il Comune deve finalmente svelare nei dettagli i piani per l’area ex-Atc: un punto vendita Lidl che porterà nell’ora di punta un centinaio di auto ad impattare sulle strade limitrofe.

31 Luglio 2017 - 11:41

Lo scorso mercoledì il progetto di un supermercato in via Libia è stato al centro una seduta congiunta delle commissioni Ambiente e Attività produttive del Consiglio comunale, a cui hanno partecipato l’assessore all’Urbanistica Valentina Orioli, tecnici del Comune e gli architetti che hanno elaborato il progetto, finalmente mostrato pubblicamente. Si tratterà di un punto vendita hard-discount Lidl e la macchina, si è appreso, è già avviata: ci sono già i permessi per il prolungamento della pista ciclabile e la realizzazione di una piccola area verde, come noto ridotta rispetto alle previsioni originarie da cedere al Comune a lavori ultimati. Il via libera alla realizzazione dell’edificio che ospiterà il supermarket (in grigio scuro nella piantina in questa pagina) arriverà una volta bonificato il terreno dall’eredità degli anni in cui ha ospitato un deposito dell’Atc.

Queste le stime del traffico che sarà generato dalla nuova attività: nell’ora di picco ci si aspetta il transito di circa 100 veicoli all’ora tra le vie Libia, Sante Vincenzi, Bentivogli, Masia e Gastone Rossi. Uno o due camion dovranno transitare ogni mattino per portare le merci. Ci si aspettano accessi medi giornalieri per circa 400 utenti e 60 addetti. Non pare esserci una sufficiente valutazione complessiva dell’impatto ambientale dell’opera. Si parla anche dell’abbattimento di diversi alberi da compensare con nuove piantumazioni, ma senza una precisa quantificazione.

In quanto all’informazione della cittadinanza, l’assessore Orioli ha difeso la correttezza, nei termini di legge, delle modalità con cui l’amministrazione ha fin qui operato. Sarà pure così, ma sta di fatto che gli abitanti del quartiere tutt’ora non ne saprebbero nulla, se non fosse stato per gli articoli di questo giornale e pochi altri usciti su altre testate mainstream, per la mobilitazione autorganizzata di un gruppo di cittadini e alcune interrogazioni alla Giunta da parte del Consiglio comunale. Il percorso del Poc sarà anche stato pubblico, come dice Orioli (e ci mancherebbe), ma da qui a poter dire che l’amministrazione abbia anche solo minimamente cercato di coinvolgere attivamente la popolazione, ce ne passa. Ma la bandiera della “partecipazione”, si sa, sventola solo quando conviene.