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Via Gandusio, “funzionari Acer hanno cercato di entrare in un appartamento abitato”

Lo denuncia Pugno Chiuso: “Respinti dagli inquilini mobilitatisi contro quest’ennesimo abuso”. Acer accusa: “Associazioni aiutano occupazioni” man mano che gli alloggi si svuotano.

07 Luglio 2017 - 10:33

Resta tesa la situazione nel complesso Erp a ridosso del ponte Stalingrado che il Comune intende liberare entro agosto per avviare lavori di ristrutturazione, sostenendo di voler evitare lo sgombero coatto convincendo i residenti. Tuttavia ieri, racconta su facebook l’associazione sindacale Pugno Chiuso, “due funzionari Acer hanno tentato di entrare in un appartamento abitato con i passepartout e hanno chiamato le forze dell’ordine per legalizzare quella che è in tutto e per tutto una violazione di domicilio, ma sono stati respinti dagli inquilini mobilitatisi contro quest’ennesimo abuso. Per trovare la scusa di sgomberare i palazzi di via Gandusio li stanno rendendo sempre più invivibili, riempiendo le scale – pulite la scorsa settimana dall’associazione – delle masserizie dei traslochi e minacciando costantemente gli inquilini rimasti”.

Il presidente di Acer Alberani ieri ha fatto il punto in commissione casa a Palazzo d’Accursio. Su 170 famiglie, 120 hanno già traslocato. Però, spiega, “siamo certi di nove nuove occupazioni e di altre 15 abbiamo il sospetto. Man mano che svuotiamo lo stabile qualcuno ne approfitta per intrufolarsi”, e secondo Alberani “aiutato da alcune associazioni che lavorano lì”. Per questo “abbiamo predisposto n servizio di guardia giurata, che ci costa mille euro al giorno”. Poi secondo la contabilità di Acer ci sono cinque nuclei che avrebbero perso titolo all’alloggio, tre morosi da lungo tempo e sette famiglie che rifiuterebbero di spostarsi pur avendo requisiti e già un alloggio sostitutivo.