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“Via depliant dal museo di Ustica, per compiacere Giovanardi”

I familiari delle vittime accusano Cancelleri, spiegando che nei depliant viene definita un “depistaggio” la tesi della bomba a bordo, sostenuta dal sottosegretario. Proprio oggi, per la cronaca, il neosindaco propone per Cancellieri la cittadinanza onoraria.

24 Maggio 2011 - 13:59

Dal Museo di Ustica, a Bologna, sono spariti i depliant che accompagnavano i visitatori interessati a vedere di persona i resti del Dc9 precipitato il 27 giugno del 1980 e in cui morirono 81 persone. Ad annunciarlo con “profondo rammarico” è l’associazione dei familiari delle vittime, spiegando che la novità è frutto di una decisione del commissario Anna Maria Cancellieri ed ipotizzando che dietro ci sia la volontà di assecondare il sottosegretario Carlo Giovanardi.

“Con una tempistica davvero inspiegabile, cioe’ nell’ultima giornata di apertura del Museo, prima dell’insediamento del nuovo sindaco, si colpisce l’autonomia delle Istituzioni culturali della citta’ e si paga un tributo all’onorevole Giovanardi”, scrive l’associazione in una nota. Come infatti “non ricordare che il tutto nasce dall’iniziativa dell’onorevole Giovanardi, nello scorso novembre” quando, “usando strumentalmente sia la Prefettura che lo stesso Museo, che era stato fatto aprire appositamente fuori orario, venne a sostenere a Bologna le sue tesi su Ustica”, quella della bomba a bordo e invece del missile lanciato in uno scenario di azioni di guerra.

Gia’ lo scorso novembre “a quell’uso improprio del Museo, Giovanardi aveva poi aggiunto pesanti critiche all’opuscolo elaborato, in base ad una convenzione del Comune di Bologna, dal Mambo in collaborazione con l’Istituto Parri”. Nella brochure del museo l’ipotesi della bomba per la tragedia del Dc9, sostenuta dall’esponente del Governo, viene infatti giudicata un depistaggio. Quel testo, “in questi anni, anche in presenza di un numero sempre maggiore di visitatori al Museo, non ha mai dato adito a nessuna rimostranza e invece proprio alla fine del suo mandato il commissario lo fa rimuovere”, protesta l’associazione.

Lo stesso commissario dei tagli selvaggi al welfare cittadino, tanto per dirne una, a cui proprio oggi- per la cronaca- il nuovo sindaco del centrosinistra, Virginio Merola, propone di concedere la cittadinanza onoraria di Bologna.