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Verso lo sciopero sociale del 14 novembre

Prossimo incontro del Laboratorio bolognese: martedì 4 novembre’014 al Tpo. Il neonato collettivo Exarchia: “Opporre alla università-fabbrica di precarietà la condivisione dei saperi”. Crash e Social Log: assemblea giovedì 5 al 38.

03 Novembre 2014 - 17:55

strProsegue in città la preparazione dello sciopero sociale del 14 novembre. Il Laboratorio bolognese, nato nelle scorse settimane con l’obiettivo di “costruire un comune spazio di iniziativa capace di essere espansivo e credibile”, tornerà a riunirsi martedì 4 novembre alle 21 al Tpo. Al percorso partecipa anche un collettivo anarchico di recente costituzione, Exarchia, che si presenta così: “Siamo giovani, studenti e studentesse, precari e precarie le cui prospettive di vita sono limitate dalle logiche di questo perverso sistema e il cui percorso vuole partire dal mondo dell’università e del lavoro”. In un comunicato sullo sciopero sociale, Exarchia scrive: “Il nuovo codice etico e di comportamento dell’Università di Bologna appena approvato è l’ennesimo esempio che trasmette l’immagine di un’università sempre più simile ad un’azienda. Un codice volto a disciplinare dipendenti e studenti e a reprimere ogni forma di critica e dissenso, come recita uno dei passi più emblematici: ‘l’Università richiede a tutti i componenti della comunità di rispettare il nome e il prestigio dell’istituzione e di astenersi da comportamenti suscettibili di lederne l’immagine’. Questo è il presente che viviamo, ma non per forza deve essere il nostro futuro. Pensiamo che il percorso recentemente avviatosi per l’organizzazione di una giornata di lotta, lo sciopero sociale del 14 novembre, costituisca una prospettiva importante per la ricomposizione di tutte le dimensioni di opposizione alla precarietà, di cui quella studentesca e giovanile è nodo cruciale. Un percorso che sappia costruire le basi per un conflitto di lunga durata nei territori, oltre la data del 14 novembre. Riteniamo che mettere in campo differenti modalità di lotta, espresse dalle varie specificità che compongono il mondo precario, inscritte in un percorso comune, siano il primo passo in questa direzione. Saremo quindi parte attiva nel costruire una prospettiva che sappia opporre alla università-fabbrica di precarietà la condivisione e diffusione dei saperi, liberi ed autogestiti”.

Si aggiunge l’appello di Crash e Social Log, che convocano un’assemblea cittadina per giovedì 5 novembre alle 20 in via Zamboni 38: “Crediamo che a partire dal primo sciopero sociale, logistico e metropolitano della stagione abbiamo la spinta giusta per preparare il secondo atto! Contro lo ‘Sblocca Italia’, la ‘Buona scuola’, il ‘Jobs Act’ e il ‘Piano Casa’ costruiamo Sciopero Sociale nei territori! Su indicazione condivisa dai movimenti contro l’austerità e la precarietà, dal sindacalismo di base rilanciamo l’appuntamento promosso dall’assemblea del 13 luglio in Val Susa: 14 novembre. Scioperiamo la crisi! Continuiamo a costruire l’autunno di lotta del conflitto sociale!”.