Culture

Venerdì a teatro “entriamo tutti”

Il Cua annuncia biglietto autoridotto a 5 euro. Intanto il Senato accademico minaccia “provvedimenti rigorosi” contro il collettivo, che replica: “Gli unici atti vandalici sono le chiusure degli spazi di autogestione”.

18 Febbraio 2015 - 16:19

Piazza Verdi, Teatro comunale (foto Fabio Duma)La Madame Butterfly al Comunale a 5 euro? Venerdì prossimo si può. Ad annunciarlo il Collettivo Universitario Autonomo che, lanciando il claim “Entriamo tutti”, promuove un’autoriduzione collettiva del biglietto.

“Nonostante, a partire dalle iniziative degli scorsi anni, al Teatro comunale si siano accorti come sia necessario adeguare i prezzi a causa della crisi per giovani e studenti – scrive il collettivo – crediamo che questo ancora non possa bastare. Ci siamo battuti per entrare a cinque euro, prezzo che riteniamo dignitoso, e lo abbiamo ottenuto grazie a una trattativa con l’amministrazione del teatro, dopo diverse occupazioni della biglietteria e iniziative di protesta. Già con le autoriduzioni in mensa abbiamo dimostrato come, nella crisi, gli studenti non siano più disposti ad accettare di privarsi di un pasto decente, di cultura, di saperi, di bisogni e desideri”.

Molto meno gradevole della Madama Butterfly è invece la musica suonata ieri in Senato accademico, che ha “raccolto e fatto proprie” le recenti accuse al Cua del preside di Lettere Costantino Marmo. L’Alma Mater in una nota ha definito “grave e inaccettabile” quanto avvenuto la settimana scorsa a Lettere (in particolare un blitz durante il Consiglio di scuola) e ha assicurato “che è suo intento adottare, all’esito dell’accertamento delle responsabilità dei singoli, provvedimenti rigorosi e, come tali, volti ad evitare il ripetersi di inaccettabili derive”.

Il Cua respinge al mittente le accuse: “Gli unici atti vandalici sono la chiusura delle aule e degli spazi di autogestione. E’ evidente a tutti che i vergognosi attacchi e la criminalizzazione a mezzo stampa portata avanti negli ultimi giorni non sono stati che un pretesto per aggredire e mettere in discussione i tanti percorsi che da tempo animano la Facoltà di Lettere e la fanno vivere anche oltre le canoniche ore di lezione con percorsi culturali, artistici e politici di qualità”.