Attualità

Val di Susa / Arresti domiciliari per la No Tav Nicoletta

La Procura inasprisce la condanna dell’attivista, che risponde: “E’ una misura non rispetterò, come non ho rispettato l’obbligo di firma quotidiana e l’obbligo di dimora”.

23 Settembre 2016 - 10:16

Nicoletta Dosio - © Michele Lapini“Sono arrivati, all’alba, con la notifica dei domiciliari. Il latrare di Argo al cancello, la mia casa nel disordine del primo mattino, il tuffo al cuore inevitabile anche quando sei preparata e ti aspetti gli eventi, il senso della tua intimità violata. Domiciliari che non rispetterò, come non ho rispettato l’obbligo di firma quotidiana e l’obbligo di dimora”. Sono le parole di Nicoletta Dosio, la No Tav che continua a sfidare le misure restrittive della procura torinese rivendicando la sua libertà.

Nel mese di agosto Nicoletta era stata condannata all’obbligo di dimora nel suo paese di residenza per non aver rispettato l’obbligo di firma che le era stato imposto precedentemente. Non avendo rispettato neanche questa seconda restrizione, le sono stati dati gli arresti domiciliari. Ma l’attivista, coerentemente con lo spirito già assunto negli scorsi mesi, ha subito dichiarato che non avrà intenzione di rispettare neanche questa condanna.

“Il conflitto contro l’ingiustizia è un diritto e un dovere. La mia casa non è una prigione; non sarò la carceriera di me stessa. Mi sento serena e sicura. La loro legalità ha più che mai il volto della guerra e dell’oppressione. La nostra lotta è un cuore pulsante e gentile, un pensiero lucido e saggio, bella e struggente come i cieli autunnali, dolce come le albe che rinascono, concreta e generosa come la terra”. E’ la stessa Nicoletta che dalla sua pagina Facebook continua commentando la sua scelta: “L’importante è rimanere umani, ossia, come ci dice Rosa Luxemburg in una sua lettera dal carcere, rimanere saldi e chiari e sereni, sì sereni nonostante tutto. Rimanere umani significa gettare con gioia la propria vita sulla grande bilancia del destino, quando è necessario farlo, ma nel contempo gioire di ogni giorno di sole e di ogni bella nuvola. Liberi tutte e tutti!”.