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Utopia: “Le intimidazioni non ci fermeranno”

Intervento alla notte bianca, poi studente identificato dalla Polizia. Il collettivo: “Oggi come non mai le lotte sembrano spaventare chi ci governa, continueremo sulla strada del conflitto”.

11 Ottobre 2011 - 18:37

Siamo studenti e studentesse delle scuole superiori di Bologna, da anni ormai scendiamo nelle piazze, attraversiamo i movimenti e costruiamo percorsi di lotta che oggi come non mai sembrano spaventare chi ci dirige e ci governa.

Siamo un corpo collettivo che da mesi si autorganizza e propone la vera alternativa a questa crisi e a questo governo: quella che vive nelle lotte e nella presa di parola di tutti e tutte noi.

Giovedì 6 ottobre abbiamo occupato il cortile della succursale del Liceo Minghetti e lì abbiamo dato vita ad una notte di musica, parole ed arte. Una giornata ed una notte che ha visto protagonisti tant* studenti dalle scuole di Bologna, che con la partecipazione di artisti del teatro, del video e della musica ha fatto vivere uno spazio normalmente reso inaccessibile alle nostre esigenze e alle nostre forme di espressione.

Già in quel caso le forze dell’ordine avevano provato a fermare i nostri percorsi, ma di fronte alla risposta collettiva degli studenti in lotta, sono stati costretti a rinunciare. Oggi, uno degli attivisti del collettivo interscolastico Utopia è stato vittima di una banale e vile intimidazione da parte di costoro. Appostati nei pressi di Vag61, luogo dove ogni martedì ci riuniamo, hanno aspettato che lo studente si trovasse solo per fermarlo e richiederne l’identificazione.

Scriviamo per rendere noto il fatto e per ribadire ancora una volta che non saranno queste vili intimidazioni a fermare le nostre lotte, continueremo sulla via del conflitto e dell’alternativa perchè sappiamo che il futuro che ci spetta dovrà essere conquistato.

Se non ora quando? Se non noi chi?

Collettivo Utopia