Acabnews Bologna

Una residente: “Bartleby ha reso più gradevoli e sicure le nostre sere”

La donna abita in via S.Petronio Vecchio davanti allo spazio autogestito. Gli attivisti: “Non vogliamo abbandonare il centro storico, il Comune faccia un passo avanti”. Il rumore? “Problema risolvibile”

20 Luglio 2012 - 17:11

“Chiediamo un altro spazio e non vogliamo abbandonare il centro storico, che per noi e’ importante vivere”, è il messaggio che Bartleby manda a Palazzo D’Accursio. Dicono di non essere “particolarmente affezionati” alla sede attuale di Via San Petronio Vecchio: “Abbiamo detto di essere pronti ad andarcene, ma chiediamo un altro spazio e non vogliamo abbandonare il centro storico, che per noi è importante vivere”.

Gli attivisti ridimensionano la questione del rumore, sollevata anche in consiglio comunale: “Lo si può risolvere, magari con una buona insonorizzazione. Non organizziamo mica ‘concertoni’. Facciamo attività, reading, anche musica, sì, ma con certi orari”.

E d’altronde, ricordano, se qualche residente si è lamentato ce ne sono invece altri 105 che firmarono la scorsa estate una lettera al Rettore a difesa dello spazio autogestito.

La loro presenza, scrivevano, “rende piu’ sicura la strada”. Giovanna Boarini, residente proprio davanti allo spazio, ha preso posizione anche in questi ultimi giorni: “La sede alternativa deve essere solo l’extrema ratio. In tutto questo tempo, abbiamo potuto godere di un vero e proprio servizio culturale” e la presenza di Bartleby “ha reso più gradevole e sicure le nostre sere. Il nostro auspicio è che possano rimanere nella loro attuale sede”.

Al Comune, Bartleby chiede dunque di fare un “passo avanti”, e dare riconoscimento a “un esperimento di autogranizzazione” e “una nuova pratica sociale”. All’Ateneo, ribadisce l’ammonimento già ripetuto più volte in questo periodo: “Se ci sgombera significa che non è interessato alla produzione di saperi e cultura, dovra’ assumersene la responsabilità politica anche di fronte a tutti i nostri sostenitori e a tutti coloro che hanno firmato degli appelli a nostro favore. A settembre torneremo a difendere le nostre posizioni”.