Attualità

Tunisia / Manifestazioni e roghi contro Ennadha e governo

A far esplodere la rabbia l’assassinio, stamattina, del segretario di un partito dell’opposizione laica di sinistra. Si accendono le piazze di molte città, incendiate sedi del partito islamista al potere.

06 Febbraio 2013 - 16:20

(dal sito di Radio Onda d’Urto)

Caos oggi, mercoledì 6 febbraio, in Tunisia. E’ morto il segretario di Watad, il Partito dei patrioti democratici, Chokri Belaïd, ferito questa mattina in un agguato mentre stava uscendo dalla sua abitazione di Tunisi. Secondo le prime notizie, è stato ucciso con quattro colpi d’arma da fuoco sparati da breve distanza. Belaid, un tempo avvocato dei prigionieri politici di Ben Ali era uno dei massimi esponenti di Nidaa Tounes, la coalizione laica di 12 partiti e organizzazioni tra cui il Partito Comunista dei Lavoratori, i democratici, i nasseriani ed altre forze di sinistra, oggetto da tempo di numerosi atti di violenza da parte dei cosiddetti miliziani della Lega per la protezione della rivoluzione, fiancheggiatori del governo conservatore islamico Ennadha oggi al potere. L’ultima presa di posizione di Belaid era giunta ieri sera: un atto d’accusa contro il partito egemonico della maggioranza. Belaid aveva affermato che gli episodi di violenza nel Paese sono diretta conseguenze delle crisi all’interno di Ennadha, divisa fra prosalafiti e esponenti meno intransigenti.

Dopo l’omicidio migliaia di persone sono affluite in avenue Bourghiba, nel cuore di Tunisi, assediando il Ministero dell’Interno, guidato da Ali Laarayedh, esponente di Ennahda. I manifestanti gridano slogan contro il governo, chiedendo le dimissioni del primo ministro Hamadi Jebali, pure lui di Ennahda. Manifestazioni spontanee sono segnalate in molte città (tra cui Sousse, Kesserine, Biserte, Safx e Gafsa), con assalti a governatorati e incendi a sedi di Ennahda.