Nelle ultime settimane si sono verificati "decine e decine" di casi, segnala il Coordinamento Migranti, spiegando che secondo la Prefettura questi richiedenti asilo hanno guadagnato in un anno più dei 5.900 euro dell'assegno sociale, "cifra che a Bologna non basta nemmeno per affittare una stanza".
La Giunta continua a promettere, le/i migranti vogliono fatti: “Chiudere il Mattei”
Il Coordinamento Migranti fa il punto su questo e altri temi affrontati nel corso di un incontro con l'amministrazione: dito puntato "contro quelle politiche e pratiche amministrative del Comune che rendono difficile ottenere e rinnovare un permesso di soggiorno e il ricongiungimento familiare, conseguire la cittadinanza, accedere ai servizi pubblici che dipendono dalla tessera sanitaria".
Sulla “strada della morte” che corre verso l’Interporto
"Abbiamo chiesto in tutti i modi di mettere in sicurezza quella strada e di garantire collegamenti anche di notte", scrive il Coordinamento Migranti dopo la morte di Muhammad Nazam. Non una di meno: "Non è stato un incidente, ma il risultato di leggi razziste e discriminatorie che continuano a uccidere nei luoghi di lavoro".
Sekou, investito all’uscita dal lavoro: raccolta fondi per riportare il corpo in Guinea
Richiedente asilo, 35 anni, viveva e studiava a Bologna ed è morto a seguito di un incidente stradale verificatosi a Cento. "Siamo vicini al dolore dei suoi amici e della sua famiglia per questa perdita, tante volte lo abbiamo visto in piazza con noi", scrive il Coordinamento Migranti segnalando la sottoscrizione lanciata dall'Associazione Guineana dell'Emilia-Romagna.
Nell’appalto Yoox “la discriminazione c’è e va rimossa, vittoria delle operaie”
Tribunale del lavoro censura orari in Lis Group: pronunciamento rende giustizia "a tutte quelle donne che non si adeguano al mantra del profitto ad ogni costo", scrivono i Si Cobas, mentre il Coordinamento Migranti: "È possibile vincere, ora Yoox attuare sentenza". Bassi salari per la spesa a domicilio, un gruppo di socie/i scrive alla Coop.
Interporto: la città della logistica dove lo sfruttamento è “intermodale”
Inchiesta a cura di Zic.it sull'immenso polo logistico bolognese: la storia dell'infrastruttura e della società che la gestisce, le trasformazioni che hanno interessato la manodopera, le morti di Yaya Yafa e Ogbemudia Osifo. Nell'approfondimento spazio anche alle lotte delle/i lavoratrici/ori, alla testimonianza di un'operaia e ad un focus sul connubio tra propaganda e ristorazione.
Dal magazzino Sda: “Dopo gli scioperi e le promesse, non è cambiato nulla”
"Non è stato restituito nulla delle ore lavorate e non pagate. Gli straordinari continuano a non essere retribuiti e non viene corrisposta la maggiorazione per le domeniche", segnala il Coordinamento Migranti: per questo in molti "stanno rifiutando di lavorare tutte le ore che azienda e cooperativa richiedono attraverso le agenzie interinali".
All’Interporto “messi in ferie o licenziati dopo lo sciopero”
Lo afferma il Coordinamento Migranti in merito alla protesta di qualche giorno fa nell'hub Sda, aggiungendo che le aziende coinvolte "non vogliono rispondere mentre nel loro magazzino si rischia di morire come Yaya per il sistema di ricatto e sfruttamento che impone salari bassissimi, contratti brevissimi e insicurezza totale".
::: Notizie brevi :::
Sda, dirigente consorzio Metra incontra lavoratori, Coordinamento migranti: "Esito insoddisfacente" | La Questura punta a incrementare le espulsioni dei migranti | Oggi ha scioperato il personale Tper, Usb: "Manca capacità di programmare il fabbisogno del personale".
Interporto, nuovo sciopero al magazzino Sda
Coordinamento migranti: "Non accettiamo che vengano controllati tutti i nostri movimenti e contati anche i minuti in cui ci allontaniamo per andare in bagno. Questo viene fatto solo per noi richiedenti asilo e lavoratori interinali".
Sciopero all’Interporto: “Per questo Black Friday non lavoriamo!”
Il Coordinamento Migranti dall'Interporto, fuori dal magazzino Sda dove lo scorso 20 ottobre è morto Yaya Yafa: "Basta salari da fame, basta contratti di lavoro di poche ore, basta ricatti sui nostri permessi".
La lotta dei migranti contro il Mattei: “Quello che è stato vinto e quello che rimane da vincere”
"Grazie a alla lotta per la chiusura della struttura in molti hanno finalmente avuto una risposta positiva alla richiesta di asilo e ottenuto un permesso di soggiorno di due o cinque anni", racconta il Coordinamento Migranti, ma "non ci basta e continueremo a lottare: vogliamo che il centro venga chiuso e vengano garantite sistemazioni alternative".