Attualità

Svezia / Brucia la periferia di Stoccolma

Sommosse e roghi dopo l’omicidio di un 69enne da parte dalla polizia in un quartiere popolato in gran parte da migranti. E’ la miccia di una rivolta contro discriminazione, austerity e disoccupazione che dura da quattro notti.

23 Maggio 2013 - 22:59

(dal sito di Radio Onda d’Urto)

Quarta notte consecutiva di scontri a Stoccolma dove ormai sono 15 i distretti periferici investiti dalle violenze che stanno assumendo anche la connotazione della protesta contro la crisi economica e la disoccupazione, oltre che contro la mancata integrazione degli immigrati. Anche questa notte centinaia di giovani hanno dato alle fiamme le auto posteggiate, bruciate anche una sede di polizia e un ristorante.

Ad accendere la miccia delle proteste é stata l’uccisione lo scorso 14 maggio, ad opera della Polizia, di un sessantanovenne che secondo gli agenti li stava minacciando con un coltello, anche se non è chiaro cosa sia effettivamente accaduto visto che la stessa polizia ha avanzato due versioni diverse e contrastanti. Un episodio che è avvenuto in un quartiere a nord della capitale dove vivono 12 mila persone l’80% delle quali sono immigrati. “Queste proteste sono una reazione alla crescente marginalizzazione e segregazione, sia di classe, sia etnica degli ultimi 20 anni” ha spiegato il leader di un’associazione di giovani immigrati di sinistra, Megafonen, che ha inoltre denunciato la brutalità e il ”razzismo” che contraddistingue l’operato quotidiano delle forze dell’ordine.