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Stupri e profughi, se l’assessore bolognese concorda con Serracchiani

Luca Rizzo Nervo, che ha la delega al Welfare e all’Innovazione solidale, ha detto di “capire” la presidente del Friuli Venezia Giulia dopo la dichiarazione sulla violenza sessuale “più inaccettabile” se compiuta da chi chiede accoglienza.

20 Maggio 2017 - 16:39
(la dichiarazione di Serracchiani)

Nei giorni scorsi hanno fatto molto discutere le parole con cui Debora Serracchiani, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, ex vicesegretaria del Pd, ha commentato (tramite una nota ufficiale) il tentato stupro di una minorenne a Trieste da parte di un cittadino iracheno richiedente asilo: “La violenza sessuale è un atto odioso e schifoso sempre, ma risulta socialmente e moralmente ancor più inaccettabile quando è compiuto da chi chiede e ottiene accoglienza nel nostro Paese”. Affermazione che giustamente è stata criticata da più parti, perfino nello stesso Pd. Lo stesso non vale per il bolognese Luca Rizzo Nervo, assessore al Welfare e all’Innovazione sociale e solidale, dunque la persona che nella Giunta di Palazzo D’Accursio si occupa delle tematiche riguardanti i migranti. Serracchiani ha “detto che uno stupro è sempre cosa orribile e ugualmente grave. Se commesso da chi chiede al nostro paese asilo, alla gravità eccezionale di un atto si aggiunge un secondo elemento cioè si rompe un patto di lealtà e fiducia fra chi è accolto e chi accoglie. E rischia di alimentare razzismi e intolleranza”. Insomma, secondo l’assessore non si tratta di una “diversa gravità dell’atto”, ma una “ulteriore innegabile conseguenza. Chi può negarlo se guardiamo con senso di verità la realtà? Lo ha detto male? Boh, io l’ho capita al primo colpo ma può sempre essere. Ma di certo il significato era questo, non certo come qualcuno ha strumentalmente fatto credere una distinzione di gravità di un reato odioso a seconda di chi lo compie”.