Acabnews Bologna

Studenti medi verso la giornata del 14 novembre

Il Cas propone un’assemblea mercoledì 7 novembre’012 alle 17 in via Avesella 5/a: “Portiamo in piazza la nostra rabbia”. Il Ccs: “No all’austerità e totale soliderità ai docenti in lotta”.

03 Novembre 2012 - 15:00

Formazione in mobilitazione

Ci aspetta un 14 novembre di grandi obiettivi, una giornata di protesta di tutte le componenti del mondo della formazione (studenti, universitari, precari della scuola e professori) che scenderanno in piazza per rifiutare i tagli all’istruzione e le manovre di austerità del Governo. Noi studenti saremo parte integrante di quella giornata e dobbiamo riempirla dei nostri contenuti e della nostra rabbia, portando pratiche forti e consolidate da tempo tra gli studenti medi.

Per discutere insieme ed organizzare questo 14 novembre ci troviamo al Dans la Rue in via Avesella 5a (in centro, traversa di via dei Mille) alle ore 17, mercoledì 7.

Aspettiamo tutti, studenti e non, che desiderino impegnarsi e prendere parte alla formazione in mobilitazione.

Collettivo autonomo studentesco

* * * * * * * * * *

No stabilità, no austerità: studenti e professori in piazza!

In questi ultimi giorni il mondo della formazione sta subendo un ennesimo attacco da parte del governo che mira a decostruire completamente il valore dell’insegnamento ed il significato della “cosa pubblica”.

Il decreto di legge stabilità che, per quanto riguarda le scuole superiori, comporterebbe un aumento complessivo di 6 ore all’orario minimo settimanale dei docenti (senza che nessuna retribuzione per queste ore venga menzionata) ha portato numerosi collegi dei docenti delle scuole bolognesi (come Fermi, Copernico, Aldrovandi Rubbiani, Aldini, Sabin & altre ancora) a dissentire nettamente con queste manovre del governo tecnico alzando la voce su quelle che sono tematiche fondamentali per la scuola italiana e per la società tutta.

Questo provvedimento non può che colpire (sebbene di riflesso) anche noi studenti, che nella qualità della nostra istruzione verremmo a perdere moltissimo. Ma soprattutto un numero molto elevato di precari (si parla di decine/centinaia di migliaia di persone) verranno e privati della già misera prospettiva lavorativa rimastagli.Per tale motivo noi studenti del Coordinamento Collettivi Studenteschi esprimiamo la nostra completa solidarietà ed il nostro appoggio ai percorsi di lotta che i professori delle nostre scuole stanno iniziando ad intraprendere, attraverso presidi e assemblee, settimane di sospensione delle attività extra scolastiche e proposte di blocco completo delle attività.

In tutto ciò ricordiamo inoltre che la nostra presa di posizione rispetto a questo decreto non può che essere per noi parte di un piano di mobilitazione contro le ricette dei governi in tempo di crisi e per la costruzione di un’istruzione secondaria libera, laica e solidale. Pertanto riteniamo opportuno scendere in piazza -studenti e docenti- nella giornata del 14 Novembre 2012, nella quale numerose realtà dei corpi docenti delle nostre scuole hanno individuato una prima giornata di mobilitazione in accordo con lo sciopero generale europeo previsto per quel giorno.In conclusione noi studenti medi esprimiamo la nostra totale solidarietà ai docenti in lotta, che in questi giorni stanno alzando la voce, e la nostra disponibilità a portare avanti percorsi di lotte condivisi, nell’esigenza comune di non fare passi indietro di fronte ai ripetuti assalti che la nostra scuola pubblica è costretta a subire e nell’aspettativa di tradurre la difesa dei pochi diritti rimasti in un attacco al neo-liberismo in crisi.

NO ALL’AUMENTO DELL’ORARIO DI LAVORO PER I DOCENTI

NO ALLE RICETTE DI AUSTERITA’ IN TEMPO DI CRISI

> Aggiornamento dell’11 novembre’012:

14N sciopero europeo contro l’austerità e contro i tagli alla scuola pubblica! Concentramento alle ore 9 in piazza XX settembre per i collettivi studenteschi ed universitari! Inoltre l’assemblea dei docenti animerà la giornata con un corteo che partirà da via de’ Castagnoli fino a terminare in piazza santo Stefano con un’assemblea tra studenti e insegnanti!

Coordinamento Collettivi Studenteschi

* * * * * * * * * *

Il giorno 14 Novembre, in occasione dello sciopero internazionale europeo, il collettivo del liceo Fermi farà sentire la sua voce insieme ai professori riguardo alle ultime manovre del nostro governo, manovre di austerità che puntano alla mortificazione della scuola pubblica attraverso leggi e provvedimenti che di fatto sviliscono il valore della formazione.
Questo non può che inficiare la capacità dell’individuo di costituire una propria coscienza critica e di relazionarsi al mondo. Solo persone consapevoli, coscienti e preparate possono dare vita ad un cambiamento.

TAGLIARE SULLA SCUOLA SIGNIFICA TAGLIARE SUL FUTURO !

In un periodo di crisi economica, delle istituzioni e dei valori, ci sentiamo in dovere di rendere nota la nostra attiva partecipazione ad un percorso che si ripropone di cambiare, a partire dal “basso”, la scuola e la società tutta.

Non accettiamo il fatto che i pochi soldi di cui l’Italia dispone (ancora per poco) per uscire da questa difficile situazione vengano RUBATI E SPERPERATI ancora per inutili spese, progetti ed opere (per fare alcuni esempi: Tav Torino-Lione 3 miliardi, Civis Bologna 80 milioni, People Mover Bologna 110 milioni, caccia bombardieri F35 13 miliardi; ma anche finanziamenti pubblici ai partiti, auto e immobili di lusso e tutti i privilegi della “casta” che tiene le redini di questo paese) anziché essere investiti per combattere il regresso nel quale la società sta affondando.

La scuola è una delle basi fondamentali sulle quali investire per assicurare un futuro più dignitoso e speranzoso alle nuove generazioni, che vivono e vivranno ancor più drammaticamente la condizione del precariato e della disoccupazione.

Noi non vogliamo l’entrata di enti privati nell’ambito decisionale della scuola pubblica; non vogliamo che ci siano disuguaglianze tra offerte formative di scuole con indirizzi identici: ci opponiamo, di conseguenza, alle disposizioni del nuovo DDL Aprea.
Riteniamo invece che si debbano incrementare le potenzialità dell’istruzione e quindi garantire una formazione migliore, egualitaria e totalmente estranea a logiche di investimento privato (e dunque di profitto) poiché essa rappresenta il solo modo per fornire alle future generazioni una capacità di opporsi positivamente al degrado della società.

Inoltre ci opponiamo anche al decreto sulla Stabilità finanziaria che, sebbene sia indirizzato direttamente ai professori, non può che colpire di riflesso anche noi studenti nei nostri processi formativi: l’aumento a 21 ore dell’orario mimino di ogni docente comporterebbe un totale di classi maggiore per ogni insegnante, con una conseguente riduzione forzata del tempo che verrebbe dedicato ad ogni classe (senza contare che non vi sarebbe nessun aumento di stipendio per queste ore aggiuntive).
Tali processi tendono alla MERCIFICAZIONE sempre più evidente della formazione scolastica, nonché ad un graduale smantellamento del valore della scuola e dell’insegnamento nella nostra società.

Il 14 Novembre vuole quindi ribadire la nostra concreta opposizione a tutte queste manovre, partendo dalla difesa dei nostri diritti di studenti (ma anche di precari, insegnanti e lavoratori) fino a maturare una critica all’austerità e al sistema economico e politico attuale che sta scaricando sulle spalle dei ceti medio-bassi una crisi generata da lobby di potere (BCE, FMI, Fondi speculativi internazionali, ecc.) i cui fini sono completamente inconciliabili con gli interessi della popolazione, in quanto parte della macchina capitalista.

Per questo combattiamo contro il nuovo DDL Aprea e contro il decreto di stabilità finanziaria! Per questo il 14 Novembre ci troveremo in piazza con precari, docenti, universitari e lavoratori per non restare ignavi di fronte alle atrocità a cui ci stanno sottoponendo!

Collettivo Fermi