Acabnews Bologna

Studenti al freddo, scatta la protesta

E’ successo oggi nella sede in via Muratori dell’istituto Aldrovandi Rubbiani (indirizzo Moda): “Auto-organizzandoci, vogliamo far sentire la nostra voce a chi dovrebbe garantirci un’istruzione e un futuro stabile”.

10 Dicembre 2016 - 15:14

15435845_1332416746818986_849879545_n“Dopo aver passato diverse settimane in condizioni di disagio estremo causato dalle basse temperature interne al nostro istituto”, oggi gli studenti dell’istituto Aldrovandi Rubbiani con indirizzo Moda, in via Muratori 1, hanno deciso di “dare vita ad una mobilitazione studentesca con la speranza di essere ascoltati e di ottenere dei risultati. Alle otto, al suono della campanella, siamo entrate a scuola e, spontaneamente, ci siamo ritrovate nei corridoi per poi confluire tutti insieme nella palestra e dare vita alla giornata di blocco del normale svolgimento delle attività didattiche”. E’ quanto racconta un comunicato inviatoci (insieme ad alcune foto) da una studentessa dell’istituto, che prosegue così: “La prima parte della giornata l’abbiamo impiegata discutendo, con tutte le classi che hanno aderito a questa protesta, delle varie problematiche che affliggono giornalmente il nostro edificio scolastico. Oggi più che mai, ci siamo resi conto di quanto la riforma della Buona scuola, malgrado la caduta del governo Renzi, influisca in modo sempre più negativo sulla vita degli studenti, impoverendo la scuola pubblica e le strutture degli edifici scolastici. Tra l’intonaco del soffitto che cede, le prese di corrente scoperte e le finestre sconnesse, in questi mesi invernali, siamo limitati nello svolgimento regolare delle lezioni. A causa dei malesseri dovuti alle temperature al disotto della norma, si crea un continuo disagio tra gli studenti e il corpo docenti, che sono obbligati a venire a meno dei propri diritti e doveri”.

15493894_1332439813483346_2019239159_nContinua il resoconto: “In seguito alla discussione avvenuta in un contesto assembleare abbiamo richiesto alla preside di riceverci per ottenere risposte e chiarimenti per quanto riguarda la salvaguardia della nostra salute. Troviamo ridicolo il fatto che davanti alla nostra richiesta di miglioramenti tempestivi ci è stato comunicato che non ci sono risposte alle nostre necessità perché considerate secondarie rispetto a quelle della sede principale (indirizzo Grafico, in via Marconi). Dopo aver riportato queste conclusioni con tutte le persone dell’istituto, completeremo la giornata di mobilitazione con un flash-mob nel cortile della nostra sede, esclamando il nostro dissenso con cori, slogan e tazebao. Noi, auto-organizzandoci, vogliamo far sentire la nostra voce a chi dovrebbe garantirci un’istruzione e un futuro stabile, la Città metropolitana”.