Culture

”Storia di un assalto al cielo”, ecco la
‘piccola enciclopedia’ del ’77 bolognese

Il libro (autoprodotto con i materiali del CentroDoc Lorusso-Giuliani, Mongolfiera e Zero in condotta) è disponibile su OpenDDB e sarà presentato venerdì a Vag61: “Non una rievocazione, ma un percorso a ritroso, un reincontrarci, un riconoscerci”.

07 Marzo 2017 - 16:41
La copertina del libro, realizzata da Claudia Grazioli e Luigi Bevilacqua
La copertina realizzata da Claudia Grazioli e Luigi Bevilacqua

Una “piccola enciclopedia” del ’77 bolognese. Si presenta così il libro “Storia di un assalto al cielo”, autoprodotto con i materiali del Centro di documentazione dei movimenti “Francesco Lorusso – Carlo Giuliani” e dei giornali “Mongolfiera” e “Zero in condotta”, in uscita nell’anno del quarantesimo anniversario della rivolta che nel 1977 infiammò le strade di Bologna: il libro è già disponibile sulla piattaforma OpenDDB e la prima presentazione pubblica è in programma per venerdì 10 a Vag61, dove le copie saranno in distribuzione.  “I fatti dell’11 marzo e il lunghissimo anno del ‘77- si legge nella presentazione del volume diffusa dal Centro di documentazione- appartengono alla storia dei movimenti come pietre inamovibili: ci hanno segnato, ci hanno ucciso e ci hanno fatto rinascere; nulla è rimasto integro; ogni cosa, da quegli avvenimenti in poi, è stata riletta, analizzata e sviscerata. Parlarne ora non vuole essere una rievocazione, ma un percorso a ritroso, un reincontrarci, un riconoscerci, un modo ancora per raccontare vicende, avvenimenti, valutazioni, sentimenti che sono rimasti in disparte, accantonati, non narrati, come se non fossero mai accaduti. Questo libro prova di raccontare quello ‘strano movimento di strani giovani’. Sfogliando le 144 pagine di questa ‘piccola enciclopedia’ del ’77 bolognese troviamo parole come proletariato giovanile, jacquerie, movimento femminista, compromesso storico. Si parla della Bologna del sindaco Zangheri, dell’uso ‘legittimo’ delle armi in piazza da parte delle forze dell’ordine, della repressione e delle leggi d’emergenza”.

Ancora dalla presentazione: “La parte centrale del libro è dedicata alla comunicazione del movimento, la storia di radio Alice e l’enorme produzione di fanzine, fogli e giornali. Anche la musica si è presa molto spazio, come, del resto, se lo prese allora. Si racconta del festival del Parco Lambro, del pianista che suonava ‘Chicago’ sulle barricate in via Zamboni e degli autori che piacevano al movimento: gli Stormy Six, Gianfranco Manfredi, Claudio Lolli, Rino Gaetano, Eugenio Finardi, Alberto Camerini, Enzo del Re, gli Skiantos e l’universo dei gruppi rock bolognesi. E poi ancora: il teatro nelle strade e nelle piazze, le feste alle repressioni, la guerriglia fatta con la matita dei fumettisti, il romanzo del ’77 bolognese, i film e i documentari su quell’annus horribilis. Le pagine finali sono riempite dalla cronologia per una ‘vetrina infranta’. Si tratta del racconto ragionato degli episodi, avvenuti a Bologna, dal 1973 al 1979, con un risalto più accentuato alle giornate della rivolta del marzo, all’assassinio di Francesco Lorusso, alla chiusura poliziesca di radio Alice, ai carri armati nella cittadella universitaria, al convegno di settembre contro la repressione. Questo libro si è potuto mettere assieme perché, da diversi anni, un gruppo di compagne e di compagni ha cominciato a raccogliere e, poi, a sistemare e catalogare un’enorme quantità di materiali, scovati nelle case, nelle soffitte e nelle cantine. Per riempire queste pagine sono stati ‘saccheggiati’ gli archivi del Centro di documentazione dei movimenti ‘Francesco Lorusso – Carlo Giulian’  e dei giornali ‘Mongolfiera’ e ‘Zero in condotta’. Quindi anche i (furono) giovani redattori di queste riviste alternative bolognesi hanno contribuito con la loro scrittura e i loro articoli. Ma, se questo volume si è potuto fare, è perché migliaia di ragazze e ragazzi, per tutto il lunghissimo anno del 1977 riempirono le strade, le piazze, le aule universitarie con cortei, feste di strada, assemblee, scontri con la polizia. Usarono anche le frequenze modulate di una radio e tanti fogli di carta (diversamente impaginati) per far circolare le loro voci e le loro idee e amplificare la loro rabbia. Senza la loro creatività queste pagine non si sarebbero riempite. Si dice che il 31 dicembre del ’77 non sia mai arrivato, ecco perché ne abbiamo approfittato per dare alle stampe questo libro”.

Il volume sarà presentato nel corso della tre giorni “1977 – Storie di un assalto al cielo”, promossa dal Centro di documentazione e dallo spazio libero autogestito Vag61, dove si svolgeranno le iniziative. La presentazione del libro, in particolare, è in programma per venerdì 10 marzo; nel corso della stessa serata ci sarà l’inaugurazione della mostra “11 marzo, il Grande Caldo” (foto, manifesti e giornali sul movimento), la proiezione di “Occuperemo il paradiso” (cortometraggio realizzato dalle alunne e dagli alunni di una seconda classe del Liceo Laura Bassi), il reading “La rivoluzione” (su un testo di Maurizio Colmegna) e per finire “Fuori i compagni dalle balere” (dischi e canzoni). Per l’11 marzo, il Centro di documentazione e Vag61 rilanciano l’appuntamento davanti alla lapide che ricorda l’omicidio di Francesco Lorusso in via Mascarella e poi il corteo che partirà nel pomeriggio da piazza Verdi; la sera, di nuovo a Vag61, ci sarà una cena sociale e il concerto dei Gang con la presentazione di “Calibro 77”. Per finire, per domenica 12 è in programma un “pranzo da battaglia” a cura della Brigata Rita del Pratello, seguito dalla proiezione di video e documentari.