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Speciale / Un 2014 in movimento [cronaca+foto]

Anche quest’anno il resoconto (parziale) degli ultimi 12 mesi di mobilitazioni e notizie a Bologna attraverso gli articoli, le immagini e gli editoriali di Zeroincondotta.

30 Dicembre 2014 - 15:17
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Corteo dei facchini, 1 febbraio 2014 – © Michele Lapini

Squadre anti-graffiti in azione per cancellare le sagome, rappresentanti danzatrici e musicisti, realizzate sulle pareti del Teatro comunale per rispondere alla rimozione di “Photinia”, albero simbolo delle rivolte in piazza Verdi dei mesi precedenti. E’ la prima notizia pubblicata da Zic.it nel 2014 e troverà, nel resto dell’anno, una certa continuità. Gennaio prosegue con la ripresa delle lotte nella logistica, che si intrecciano con la campagna Sos Rosarno e porteranno ad una dura vertenza con il colosso Granarolo. Parte il percorso della Foglia di Fico, si resiste per difendere l’occupazione abitativa in via Irnerio, scatta un blitz contro l’ufficio di Angelo Panebianco dopo un editoriale “razzista” e, anche sotto le Due torri, ci si mobilita per abolire la Fini-Giovanardi. A febbraio il nostro giornale pubblica uno speciale in quattro articoli, tra passato e presente, sulla storia e le riflessioni di Sante Notarnicola. La città dice addio al leader degli Skiantos, Freak Antoni, mentre da Bologna a Ferrara monta la protesta contro il rientro in servizio dei poliziotti che uccisero Federico Aldrovandi. Con l’arrivo di marzo viene rioccupata l’ex clinica Beretta e nasce una nuova occupazione in via de Maria, i migranti tornano in piazza contro ricatti e confini, si manifesta contro i fogli di via per i fatti di piazza Verdi e per la libertà di accesso all’Interruzione volontaria di gravidanza. In via Mascarella si ricorda Francesco Lorusso, con contestazione per le istituzioni presenti. Valerio Evangelisti presenta “Il sole dell’avvenire”, ci lascia Pierantonio Pezzinga, scoppia la lotta dei lavoratori Coopservice e cade il teorema della magistratura su Fuoriluogo.

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Corteo contro i CIE del 18 maggio 2014 – © Giulio Cicanese

Ad aprile Atlantide si difende dalle minacce di sgombero, vengono contestate la Cgil per gli appalti in Ateneo e l’inaugurazione del Mercato di mezzo, mentre un’intervista di Zic ad un lavoratore precario svela cosa si cela dietro la vetrina di Eataly. Il nostro giornale, inoltre, rende noto l’ennesimo atto vandalico sulla bacheca di Lorusso e gli autori si scusano pubblicamente. Maggio si apre con l’incursione dei “No coop” nella piazza di Cgil, Cisl e Uil, seguita da un corteo indipendente nel pomeriggio. Riesce lo sciopero del pasto nelle scuole comunali, la protesta contro il Jobs act “sgombera” un’iniziativa elettorale del Pd, Zic partecipa a Duepuntozero (con lo sbarco a Bologna de “L’Armata dei Sonnambuli“), nelle classi vengono boicottati i test Invalsi. Si manifesta per la chiusura del Cie e il nostro giornale ripercorre la storia della struttura di via Mattei, mentre in Ateneo scatta una settimana di autoriduzioni in mensa e viene sventata la cancellazione del murales per Lorusso in via Zamboni. Si rinnova il rifiuto per la presenza di Casapound  in città, prosegue il boicottaggio verso Ikea, arriva lo sgombero di Taksim e finisce con 15 assoluzioni il processo per i tafferugli del 2006 in piazza Verdi. A giugno Zic ripercorre la carriera del fotografo Luciano Nadalini, protestano educatori e maestre comunali, ci lascia Valentina Pericoli, si scende in strada per solidarizzare con il popolo brasiliano durante i Mondiali di calcio, scattano due sgomberi in Bolognina, la lotta di Atlantide attraversa il Pride e nasce una nuova occupazione abitativa in via Mura di porta Galliera. Continuano a vedersi gli effetti dell’ex Emergenza nord Africa, al Pratello spunta un vigile specializzato nelle multe ai centri sociali, in città sbarca l’Hackmeeting, si prepara la mobilitazione contro il vertice Ue a Torino (poi spostato) e vengono svelate le condizioni di abbandono dell’ex Staveco.

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Distacco delle utenze alle Ex-Ferrari occupate – © Michele Lapini

A luglio viene danneggiata la sede di Casapound, la squadra “Zeroincondotta” partecipa ai Mondiali antirazzisti e alle giornate genovesi dedicate al G8 del 2001, il Barattolo subisce un raid “mirato e violento”, esplode la rabbia per il festival del regime eritreo al Parco nord, le lotte nella logistica fanno emergere il caso Mr.Joob/Yoox. Bologna si mobilita contro l’ennessimo massacro israeliano ai danni di Gaza, arriva la notizia della conversione del Cie in struttura di “accoglienza” e il nostro giornale deve rispondere ad un attacco pubblico lanciato dalla Cgil. Agosto si apre ricordando la strage alla stazione insieme a quella di Gaza, mentre la “pista palestinese” va verso l’archiviazione. Il Berneri subisce un tentato incendio doloso, con le ex Ferrari si inaugura il distacco delle utenze alle occupazioni previsto dal Piano casa del Governo, il welfare cittadino subisce ulteriori tagli, manifestano i rifugiati di villa Aldini, Zic intervista un attivista di Occupy sulle rivolte in Missouri e viene letteralmente demolito lo spazio occupato da Hobo in via Filippo Re. A settembre finisce in un buco nell’acqua il processo su un’autoriduzione in mensa del 2005 per cui i pm avevano contestato addirittura l’aggravante di eversione, monta la protesta contro Fico, parte la svendita del patrimonio universitario in favore del progetto ex Staveco, Hobo rioccupa in Filippo Re,  Zic fa il punto sul diritto alla casa secondo Palazzo D’Accursio e c’è chi rientra in classe senza banchi e lavagne. Si confermano le condizioni di invivibilità del carcere della Dozza, scompare l’avvocato Mario Giulio Leone, si lotta alla Titan di Anzola e un’intervista realizzata dal nostro giornale svela come alla Festa dell’Unità si possa lavorare in nero e per quattro euro l’ora. Prosegue la protesta degli studenti contro il caro-trasporti e il caro-libri, viene sgomberata una tendopoli per il diritto all’abitare allestita nel cortile del Comune e nasce la campagna #Ioccupo con l’occupazione di un appartamento Acer.

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Corteo contro Visco e Forza Nuova del 18 ottobre 2014 – © Flavia Sistilli

Con ottobre arrivano i movimentati sgomberi di Taksim  (che aveva rioccupato in via Irnerio) e poi di Hobo, le “sentinelle” omofobe e Forza nuova vengono cacciate da piazza Galvani, spunta un albero contro Fico, cresce la mobilitazione nelle scuole, anche a Bologna i migranti devono fare i conti con Mos Maiorum e si declina su più fronti un’intera giornata di sciopero sociale. Alle occupazioni abitative si aggiunge quella di Idra, una lettera a Zic fa scoppiare il caso del sessismo in casa Cgil ed esplode la rabbia di precari e antifascisti contro la presenza di Ignazio Visco e Forza nuova in città. All’Università ci si oppone al nuovo Codice etico, viene contestato il Saie e nasce un’occupazione abitativa in viale Aldini. A novembre si manifesta in solidarietà alla resistenza di Kobane contro l’avanzata dell’Isis, viene sgomberato l’alloggio Acer occupato in via Mascarella, il leader leghista Matteo Salvini viene allontanato dal campo sinti di via Erbosa, di cui Zic ricorda la storia. Anche a Bologna batte il tempo dello sciopero sociale, si apprende che la sede di Casapound in via Malvolta è chiusa, partono le occupazioni alle superiori e l’arrivo del premier Renzi in città viene accolto con una contestazione. In via Gandusio si resiste agli sfratti, riesce il secondo sciopero del pasto nelle scuole comunali, l’aula C di Scienze politiche si difende dalla minacce di sgombero, finisce sotto i riflettori la vicenda delle scorie tossiche sotto la sede di Hera, la squadra “Zeroincondotta” partecipa ad un torneo di solidarietà per l’Ardita di Roma e scatta lo sgombero di Idra. A dicembre scatta l’autogestione del 38, le ombre di “Mafia capitale” si allungano anche sull’Emilia-Romagna, in via Fioravanti prende il via una grande occupazione abitativa, si protesta contro l’approvazione del Jobs act, viene sventata la cancellazione di un murales per Kobane in via Zamboni. Si manifesta per il diritto all’abitare e Idra rioccupa in via Albiroli, si ricorda la strage del Salvemini, si dà sostegno alla lotta di Nikos in Grecia e Zic rilancia le parole di fra Benito Fusco sulle occupazioni (tema che il nostro giornale approfondisce con un editoriale e uno speciale storico). Collettivi, centri sociali e sindacati conflittuali scendono in piazza nel giorno dello sciopero di Cgil e Uil, in Ateneo viene contestata la presenza del ministro Madia, la Bolognina scende in strada e viene imbrattato il murale di Blu sulla parete dell’Xm24. Dall’ex Telecom ancora un partecipato corteo per la casa (che per Zic conferma la necessità di rivoltare la “città-zerbino“) e un incendio a Santa Viola disturba la circolazione ferroviaria, scatenando una dura offensiva contro il movimento NoTav. La nostra redazione conclude l’anno con una serata di autofinanziamento: dalla parte dell’informazione indipendente, perchè c’è sempre un’altra storia da raccontare…

> La photogallery del 2014

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