Acabnews Bologna

Solidarietà agli arrestati di Torino

Xm24: “Si sparano accuse gravissime per fare crociate, impauride, dividere, vessare”. Rete di lotta per la casa Emilia-Romagna: “Operazione di totale asservimento alla gestione padronale della crisi”.

06 Giugno 2014 - 18:22

Tra quegli spazzolini c’è anche il nostro!

Ancora una volta il PM Rinaudo, quello delle strane amicizie, quello dell’elmetto nella crociata contro i NO TAV che vuole accusare 4 compagni di terrorismo e prontamente smentito dalla cassazione, quello che solo qualche giorno fa è riuscito ad appioppare la solita collezione di reati inventati o esageratamente pompati ad altri 3 “pericolosissimi” facinorosi distribuendo anni di galera come se fossero caramelle.
Mentre a Torino, Trento, Terni, Rimini fascisti si destreggiano nell’accoltellamento di ragazzi per strada, mentre lo stato mafia si lusinga e destreggia tra elezioni ed appalti.

Questa volta la proverbiale fantasia del PM non inventa nulla di nuovo, ricicla per 111 indagati tutti apparentemente legati alla lotta contro gli sfratti, accuse come sequestro di persona, estorsione di “proroga” e le sempre presenti violenze, minacce, vilipendio, invasione e bla bla bla… che gli permettono di emettere 17 misure cautelari (12 detenzione in carcere e 5 domiciliari), alle quali bisogna aggiungere obblighi di dimora, divieti di dimora e obblighi di firma per altre persone a Torino e non solo.

Si sparano accuse gravissime mirando in alto sconvolgendo il buon senso e la logica stessa della retorica, può diventare così un sequestro anche un postino che non riesce ad uscire dal palazzo perché il pulsante del tiro non funziona, quando al termine dei processi si perseguono reati di tutt’altro spessore. L’obiettivo non è quello di individuare se sono stati commessi degli illeciti, ma piuttosto fare crociate, impaurire, dividere, vessare i malcapitati.

Come al solito la giustizia non si fa mancare i rapaci della stampa mainstream ormai completamente asservita ai poteri borghesi, che anche in questo caso si aggira all’interno dell’Asilo occupato alla ricerca anche di un solo elemento che possa accreditare uno stile di vita quantomeno disdicevole, trovano però un posto ben autogestito e nessun materiale strano per sbattere qualche mostro in prima pagina, e così si accontentano di 2 biciclette, 2 piantine di maria e un bel mucchio di spazzolini. Così al termine del servizio l’unica domanda che ci corre tra i neuroni è: Ma che diavolo c’entra con i reati di cui sopra?

Agli spazzolini e ai compagni detenuti, ristretti e in generale colpiti dalla repressione diamo la nostra più completa solidarietà.

Tutti e tutte libere! Liberi subito!

Spazio Pubblico Autogestito XM24- Bologna

Per scrivere:
SEGUONO I CONTATTI DI CUI ABBIAMO AVUTO AD ORA CONFERMA:
Daniele Altoè C.C. Piazza Don Soria, 37 – 15121 Alessandria (NON E’ AL SAN MICHELE)
Andrea Ventrella C.C. Via Port’Aurea, 57 – 48121 Ravenna
Paolo Milan C.C. Brissogne, Loc. Les Iles, 14 – 11020 Aosta
Toshiyuki Hosokawa C.C. Brissogne, Loc. Les Iles, 14 – 11020 Aosta
Giuseppe De Salvatore C.C. Via dei Tigli 14 – 13900 Biella
Francesco Di Berardo C.C. Via Roncata 75 – 12100 Cuneo
Marianna Valenti – Alle Vallette hanno rifiutato il pacco inviatole, dubbi sulla sua presenza nel carcere di Torino
Nicco, Chiara, Claudio, prigionieri No Tav raggiunti da nuove misure cautelari, rimangono nelle galere in cui erano precedentemente detenuti:
Claudio Alberto C.C. Via Arginone 327 – 44122 Ferrara
Niccolò Blasi C.C. Via Casale San Michele 50 – 15100 Alessandria
Chiara Zenobi C.C. Via Bartolo Longo 92 – 00156 Roma

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Solidarietà ai/alle compagni/e di Torino in lotta contro gli sfratti

Il 3 giugno si è consumato l’ennesimo attacco repressivo contro i movimenti di lotta per la casa, con più di 100 compagn* indagat* e 29 misure cautelari.

La sproporzione tra i fatti e le accuse mosse è tanto evidente quanto ormai è chiara la strategia che da tempo viene portata avanti nel vano tentativo di stroncare le lotte. Si ricorre infatti al lancio di accuse abnormi (come già successo per esempio a seguito della manifestazione a Roma del 15 ottobre 2011 o dei/delle militanti No Tav accusat* di terrorismo…) per intimidire i movimenti, rinchiudere i/le compagn* o limitarne la libertà, cercando di delegittimare mediaticamente ed indebolire le lotte sociali.

Ecco come forme di opposizione radicale agli sfratti e di resistenza agli sgomberi di spazi liberati vengono deformate in accuse grottesche, imbastite per il solo scopo di conquistare qualche pagina sui giornali in un’operazione di totale asservimento ad una gestione padronale della crisi che necessita di feroci mezzi repressivi per continuare ad imporre misure di austerity ed impoverimento sociale.

Vogliamo ridurre la distanza geografica che rende difficile una solidarietà diretta, con una totale vicinanza e complicità negli intenti: perciò, come suggerito anche dai/dalle compagn* di Torino, la nostra risposta immediata sarà quella di continuare a batterci con sempre maggiore determinazione contro ogni politica di precarizzazione dell’esistente e perché il diritto alla casa sia riconosciuto a tutti/e.

“Ci arrestano a Torino, rispondiamo ovunque”

Fabio, Paolo, Andrea, Fra, Michele, Toshi, Daniele, Nicco, Beppe, Chiara, Nico, Claudio, Gabrio, Marco, Marianna, Maria, Simona, Moski, Rasta, Sofia, Davide, Simone, Claudia, Graziano, Pier, Cam, Mattia, Fabi e Sabbo LIBERI E LIBERE SUBITO!

Rete di lotta per la casa Emilia Romagna