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Social Log: donna sotto sfratto “malmenata dalla polizia”

Il collettivo: “Scellerata arroganza degli agenti in borghese”. Alla fine l’esecuzione è stata rinviata, così come per un’altra famiglia, oggi, anche questa sostenuta da un picchetto solidale.

27 Settembre 2016 - 17:16

Picchetto antisfratto (foto Social Log)Dura denuncia del collettivo in lotta da anni per il diritto all’abitare, che ha diffuso un video su facebook: “Questa mattina la determinazione della lotta per la casa è riuscita a prevalere sulla scellerata arroganza degli agenti in borghese che giunti, in gran numero, hanno iniziato a strattonare e malmenare la signora Monica ed i solidali, gridando che ciò era quello che prevede la legge. Una legge che troppo spesso si dimentica dei più deboli, che legittima l’uso della forza contro donne e minori, sbattuti per strada senza nessuna soluzione. Oggi ha vinto il coraggio, la fermezza e la grinta della signora Monica e del picchetto antisfratto che con decisione si è ripresa quella dignità che troppo spesso viene calpestata, ma che stamattina ha retto alle minacce e agli strattonamenti e che ancora una volta è riuscita ad affermare che la casa è un diritto che nessuno ha il potere di toglierci”. Sfratto dunque infine rinviato, così come avvenuto sempre oggi per un altra famiglia sostenuta anche in questo caso da un picchetto antisfratto.

Commenta Social Log: “Tutto questo succede a Bologna, in una città che conta 18.000 alloggi sfitti e quasi la soglia dei 2000 sfratti l’anno, ma in cui sempre più famiglie decidono di dire basta e insieme al Comitato Inquilini Resistenti imporre una moratoria sugli sfratti ponendo davanti al profitto di pochi la dignità di molti. Vivere nella crisi significa combattere quotidianamente, per difendere i propri diritti sul posto di lavoro o per trovare un lavoro, per uscire dalla precarietà o per difendere un tetto quando l’affitto è troppo alto e non te le puoi permettere. Una lotta silenziosa e costante che il più delle volte avviene nella solitudine della disperazione individuale. Solo quando si esce fuori dalla solitudine, ci si accorge, di quanta gente sia al nostro fianco, di quante persone siano nelle nostre stesse condizioni di precarietà e sfruttamento. Noi del Comitato Inquilini Resistenti con Social Log crediamo sia giunto il tempo di uscire dalla solitudine e dare voce alla povertà, esprimere la dignità, profonda e preziosa, che appartiene a ciascun essere umano, a prescindere dalle sue condizioni economiche”.