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Siria / Francia minaccia intervento armato

Parigi: piano Annan compromesso, se fallisce chiederemo ricorso alla forza al Consiglio di Sicurezza. Intanto qaedisti rivendicano attentato di febbraio ad Aleppo

26 Aprile 2012 - 13:51

Roma, 26 aprile 2012, Nena News – Gli attivisti dell’opposizione siriana continuano ad accusare il regime di Bashar Assad di violare sistematicamente la tregua e di aver causato, solo nelle ultime ore, 54 morti, tra cui 11 bambini, in bombardamenti su Hama, Daraa, Aleppo , Damasco, Homs, Idlib e Dayr az Zor. Emergono però dubbi su cause esplosione di ieri a Hama – città roccaforte della militanza sunnita e storicamente schierata contro gli alawiti al potere con la famiglia Assad – in cui hanno perso la vita 16 persone. A sollevarli oggi è lo stesso Osservatorio siriano sui Diritti Umani, con sede a Londra.

Ieri l’Osservatorio, citando testimoni locali, aveva attribuito la strage all’artiglieria dell’esercito regolare che avrebbe preso di mira una zona residenziale alla periferia della città. Oggi però l’organizzazione , vicina all’opposizione, non è più certa dell’accaduto e ha chiesto agli osservatori dell’Onu, che stanno lentamente giungendo in Siria, di indagare. I media ufficiali siriani invece sostengono che la deflagrazione sarebbe stata causata da ribelli armati intenti a trasportare degli esplosivi.

La Francia ieri aveva reagito alle notizie che giungevano dalla Siria addossando ogni responsabilità al regime di Assad per il mancato rispetto della tregua entrata in vigore lo scorso 12 aprile. Il ministro degli esteri Alain Juppe’ ha parlato di «piano dell’inviato (dell’Onu) Kofi Annan ormai seriamente compromesso» e ha avvertito che in caso di fallimento dell’iniziativa delle Nazioni Unite, Parigi chiederà il ricorso alla forza, sulla base dell’articolo 7 della carta dell’Onu. Si è appreso inoltre che Lega araba ospiterà il 16 e 17 maggio una riunione allargata delle opposizioni siriane con l’obiettivo di unificare i ranghi anti-Assad. Oggi è prevista un meeting straordinario dei ministri degli esteri arabi che si occuperà del perdurare delle violenze in Siria.

La realtà sul terreno tuttavia appare molto più complessa di quella che descrive la Francia e le responsabilità del bagno di sangue sono da attribuire a più parti e non solo al regime. Oggi, ad esempio, è stato pubblicato sui forum vicini al-Qaeda un video sugli attentati compiuti ad Aleppo, lo scorso 10 febbraio, che hanno provocato la morte di 25 persone e il ferimento di altre 200. Nel filmato, dal titolo «Vendetta per la gente di Homs» (13 minuti), viene mostrato il video-testamento dei due kamikaze entrati in azione quel giorno con due autobombe contro la sede della sicurezza e dei servizi segreti della città. L’attacco, rivendicato in un primo momento dai soldati disertori dell’Esercito siriano libero, che poi dopo ne ha preso le distanze, viene rivendicato ora da una nuova cellula jihadista siriana che si rifà ad al-Qaeda e denominata «Fronte di Salvezza». Uno dei due kamikaze di Aleppo afferma: «Sto per entrare in azione con la mia autobomba per vendicare la gente di Homs». Nena News