Vittime anche nel quarantesimo venerdì di protesta, ormai oltre 4000 in otto mesi. Oggi presa di posizione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite
Almeno nove vittime civili, oggi, tra Homs, Daraa e Latakia, nella repressione delle proteste anti-governative, nel 40/o “venerdì della rabbia” consecutivo.
Oggi, intanto, il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha condannato il regime Siriano, denunciando “gravi e sistematiche” violazioni da parte delle forze di sicurezza. L’Onu ha anche aggiornato il conto delle vittima dall’inizio delle sommosse, a metà marzo: sarebbero già oltre 4000.
Secondo molti osservatori, l’opposizione di piazza, anche in virtù delle numerose diserzioni nell’esercito, va sempre più trasformandosi in opposizione armata, ed è concreto il rischio di una guerra civile.