Attualità

Si riaccende la rivolta greca, la polizia è violentissima [+comunicato]. Oggi a processo gli italiani arrestati

Disordini sono scoppiati ad Atene (due manifestanti feriti gravi) e Salonicco durante il primo giorno dell’anniversario dell’omicidio di Alexis. Dalla capitale il comunicato dal Politecnico Occupato

07 Dicembre 2009 - 00:38

> Retate preventive nella giornata di ieri, decine di arresti tra cui cinque italiani
Apprendiamo dalle agenzie che di stampa che i cinque, quattro uomini e una donna, saranno processati oggi per direttissima. Militanti anarchici, sono comparsi oggi davanti ad un magistrato, assistiti da un avvocato messo a disposizione dell’ambasciata e alla presenza del console. Convalidato l’arresto: tra le ipotesi di reato violenza a pubblico ufficiale e devestazione di beni pubblici. Durante il fermo sarebbero stati sequestrati cappucci e bastoni

> Di seguito il report della giornata di domenica da libcom.org, sito comunista libertario di Londra, traduzione in italiano apparsa su culmine.noblogs.org)

Brutalità della polizia durante le manifestazioni per commemorare il primo anniversario dell’assassinio di Alexandros Grigoropoulos [quindicenne ucciso a freddo dalla pallottola di un poliziotto ad Exarcheia, quartiere popolare di Atene, ndZic]. Oggi c’è stata una operazione di polizia caratterizzata da barbarie e da violenza contro i manifestanti in tutta la Grecia. Sotto gli ordini dei socialisti la violenza della polizia ha lasciato decine di feriti.

Ad Atene la marcia di protesta convocata alle 13:00 a Propilei è stata attaccata dalle forze di polizia anti-sommossa, prima ancora di partire. I manifestanti hanno lottato erigendo barricate di fuoco e costringendo la polizia a ritirarsi con l’utilizzo di pietre. I manifestanti anche occupato la sede rettorale dell’Università di Atene nel Propilei, ammainando la bandiera greca e sostituendola con una bandiera nera. La marcia s’è poi diretta verso piazza Omonia, dove degli scontri hanno avuto luogo e alcuni negozi sono stati distrutti e dati alle fiamme. A piazza Syntagma forze di polizia motorizzate (il team Delta) caricano i manifestanti, lanciando anche delle pietre contro i compagni. Per via dell’orgia di violenza poliziesca, un membro anziano del Partito Rivoluzionario dei Lavoratori-trotzkista (EEK) è stato segnalato essere in gravi condizioni a causa delle lesioni riportate; gravemente ferita anche un’anziana militante. Al momento sono 60 i manifestanti fermati dopo questa carica.

A Salonicco, il corteo di 3.000 manifestanti è stato caricato dagli agenti anti-sommossa con lacrimogeni e bombe assordanti. Da lì sono iniziati gli scontri. La polizia ha circondato circa 200 manifestanti al di fuori del Ministero di Macedonia e Tracia, ma sono stati liberati dal resto del corteo. La notte precedente, la polizia ha fatto irruzione nel Politecnico di Salonicco arrestando 8 persone. Secondo fonti di polizia, gli 8 avrebbero attaccato l’Expo internazionale con delle molotov.

A Larissa, il corteo di protesta è stato caricato dalle forze anti-sommossa. Durante gli scontri che ne sono seguiti, sono state distrutte delle telecamere a circuito chiuso, lanciate pietre ed erette barricate.

> Un nostro lettore ci invia una traduzione del comunicato (pubblicato in inglese qui) diffuso in nottata dal Politecnico Occupato di Exarcheia, Atene, attorno al quale intorno a mezzanotte continuava il botta e risposta tra le molotov dei rivoltosi e i lacrimogeni della polizia:

Dato che i media non dicono niente, lo faremo noi.
Dato che i ministri non dicono niente, lo faremo noi.

Il raid in stile militare dello Spazio Anarchico “Resalto” in Keratsini.
Uno spazio di intervento e di contro-informazione che, come tutti gli spazi di lotta, mai ha nascosto la sua animosità contro gli atti di repressione e la sua solidarietà ai repressi, apertamente e pubblicamente.

… Qualcosa di fastidioso per il ministro.

L’arresto, la notte stessa, di tutti coloro che erano riuniti a sostegno dei compagni in una piazza vicina e in seguito, in tutto il municipio di Nikaia, così come quelli che si sono riuniti un anno dopo, presso il luogo dove assassinarono Alexis Grigoropoulos.

… Qualcosa di fastidioso per il ministro.

l’occupazione poliziesca di Atene, i 13.000 sbirri, le perquisizioni, il blocco intorno al Politecnico, la loro ansia di reprimere la manifestazione del 6 dicembre.

… Ma il ministro sarà molto più infastidito.

Il piano dell’intimidazione che ha messo in pratica è destinata a fallire.

I colleghi dei poliziotti assassini che sciamavano oggi  ad Atene non han causato alcuna paura, hanno provocato solo rabbia.

Gli arresti dei compagni e le accuse pesanti contro di loro non provocano goffaggine, hanno acceso la solidarietà.

Gli attacchi agli spazi, alle occupazioni e ai luoghi della lotta non produrrà alcun isolamento, ma maggiore tenacia e rabbia.

Nessun ostaggio in mano agli assassini!

Libertà ai 22 compagni imputati di Resalto e ai 43 compagni solidali che sono sotto processo in questo momento al tribunale del Pireo!

Libertà ai 12 arrestati di Exarcheia, nello spettacolare montatura delle forze di polizia (…)

Risposta di massa agli assassini, i pestaggi, gli arresti, le bugie dei media

Perderannno la scommessa del consenso sociale

Tutti in strada!

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