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Sgombero senza servizi sociali? Solo “un disguido”

Tensione tra Comune, Questura e Prefettura per le modalità con cui ieri è stato effettuato lo sgombero di via Solferino. Poi subito la pace: “Incidente chiuso”.

16 Ottobre 2015 - 18:42

la2Quando ieri la polizia è arrivata in via Solferino per sgomberare lo stabile occupato dalla campagna Ioccupo, nel quale vivevano anche dei minori, non erano presenti gli assistenti sociali del Comune. L’amministrazione non era stata informata preventivamente dello sgombero: la notizia è arrivata in Comune tramite gli stessi assistenti sociali, una volta arrivati sul posto ad operazioni ormai in corso. Ieri l’assessore al Welfare, Amelia Frascaroli, si è detta “colpita” da questa cosa; la stessa situazione, peraltro, si era già verificata pochi mesi fa con lo sgombero degli uffici ex Inpdap di via Irnerio. Per il prefetto Ennio Mario Sodano, però, tutto ciò si risolve in un semplice “disguido di comunicazione”. La Prefettura, ha spiegato oggi Sodano, ieri è stata informata dello sgombero: Sodano, però, non dice quando e aggiunge che “forse c’è stato un disguido di comunicazione, ma nulla più di questo. Non e’ successo niente”. Tranne che, ovviamente, i bambini di via Solferino si sono ritrovati con i poliziotti in tenuta antisommossa sotto casa senza assistenti sociali presenti fin da subito.

Fatto sta che la questione, oggi, ha richiesto un “chiarimento” tra il sindaco Virginio Merola, lo stesso Sodano e il questore Ignazio Coccia. Questa la posizione di Merola: “Ci possono essere disguidi o incomprensioni lungo il percorso, ma chiedo che si tenga conto di non trasformare i bambini in occupanti. Chiediamo solo di dare la priorità ai minori e di non perdere la coscienza civile di questa città in questo clima un po’ confuso”. Che si sia creata una certa tensione tra Comune e Questura, però, è evidente. Sindaco, prefetto e questore stamattina erano tutti presenti alla firma del nuovo protocollo sulla sicurezza, ma mentre Merola e Sodano si sono salutati con sorrisi e calorose strette di mano, sindaco e questore non si sono neanche guardati: non una stretta di mano, non un saluto. Va segnalato, peraltro, che proprio oggi è emersa la notizia che la Digos, ieri, ha chiesto alle tv locali di acquisire il video con le dichiarazioni di Frascaroli dopo lo sgombero (l’assessore, tra le varie cose, aveva affermato che le occupazioni “stanno creando valore sociale”).

Fatto sta, comunque, che le istituzioni cittadine ci hanno messo poco, molto poco a fare nuovamente la pace. Dopo circa mezz’ora di faccia a faccia, infatti, il sindaco Merola, il prefetto Sodano e il questore Coccia hanno dichiarato a favor di stampa: “Ci siamo chiariti definitivamente, la collaborazione riprede, l’incidente è chiuso”.