Acabnews Bologna

Sfratto rinviato in via Mattei

Asia-Usb: “Salvata dalla strada una famiglia con due bambini ed un neonato di quattro mesi”. Intanto, “occupanti e solidali” di via Tibaldi dopo lo sgombero di ieri: “Allontanata anche famiglia che viveva in cantina”.

15 Aprile 2014 - 17:37

“Oggi in via Mattei n° 80, una famiglia di 5 persone, tra cui 3 minori di 7, 4 anni e un neonato di 4 mesi, hanno rischiato di finire sulla strada per l’ennesimo sfratto per morosità”, riferisce Asia-Usb. “I genitori presenti in Italia dal 1999, lavoratori ora in disoccupazione, si sono visti proporre dalle istituzioni la solita soluzione di un rimpatrio temporaneo, per la madre e il figlio di 4 mesi, che ancora non ha ricevuto il permesso di soggiorno. Grazie ad una intermediazione del Sindacato fra la famiglia e l’ufficiale giudiziario, che ha visto la presenza 30 persone tra militanti e familiari presenti al presidio anti-sfratto, si è riusciti ad ottenere un rinvio fino al 20 giugno, in modo da permettere alla famiglia di poter verificare la propria situazione in graduatoria ERP e, visti i punti con cui si presentano, la buona speranza di avere l’assegnazione”.

Aggiunge il sindacato di base: “Come sempre le istituzioni e i servizi sociali, presentano soluzioni che non mirano all’interesse e alla tutela delle persone ma solamente ai loro tornaconti. L’unica soluzione possibile per la situazione di disagio abitativo è quello che da anni proponiamo quello della riappropriazione degli spazi abbandonati, che attraverso un auto recupero, posso tornare a vivere e permettere alle persone di ritrovare la propria dignità e i propri diritti. L’avvicinarsi del primo maggio, ci da un’occasione in più per una riflessione sul lavoro e il suo diretto legame alla questione abitativa. Per questo Asia, assieme a tutta la Federazione dell’Unione Sindacale di Base, propone una manifestazione con corteo il 1° maggio per il diritto ad un lavoro e ad una vita dignitosa, per un reddito comunque garantito, per il diritto all’abitare, in difesa degli spazi di socialità e di democrazia”.

Un comunicato firmato da “Occupanti e solidali di via Tibaldi 50”, intanto, ricostruisce lo sgombero di un alloggio Acer effettuato ieri in Bolognina. “L’appartamento, vuoto da giugno dell’anno scorso, era stato ‘magicamente’ assegnato a un’inquilina proprio pochi giorni fa. Gli occupanti avevano dunque già deciso di andarsene, non volendo alimentare una guerra tra poveri che giova solo a chi lucra sulla nostra pelle; gli sbirri però non gliene hanno lasciato il tempo e questa mattina (ieri, ndr) dopo un violento risveglio da parte dei servi in divisa, gli occupanti hanno deciso di resistere, barricandosi all’interno. I cinque occupanti presenti sono stati identificati, denunciati per vari reati e poi rilasciati. Un passante presente in cortile, colpevole di non avere un abbigliamento perfettamente conformista è stato portato in questura ed identificato e per finire sempre loro, gli sbirri hanno pure sgomberato una famiglia marocchina che viveva in una cantina dello stabile. Scene di repressione poliziesca non nuove ultimamente nella Bolognina che cambia. Da una parte nuovi faraonici progetti (come la Trilogia Navile ) che mirano a trasformare questo storico quartiere popolare in una zona di lusso, a servizio dei ricchi che entrano ed escono dalla nuova stazione del Tav. Dall’altra individui che di lasciare il quartiere ai ricchi e i loro tornaconti non ne hanno proprio voglia, che il quartiere lo vivono e cercano di farlo vivere, che soffiano su una piccola fiamma di resistenza e, tra le altre cose, si oppongono ad affitti da rapina occupando case, palazzine, appartamenti”.