Acabnews Bologna

Sfratto rinviato in via del Porto

Social Log: “Najat, a causa della sua invalidità, sarebbe rientrata nella moratoria sugli sfratti che il governo col decreto milleproroghe ha definitivamente cancellato, noncurante delle difficoltà e della situazione di emergenza che questo paese sta attraversando”.

04 Febbraio 2015 - 11:30

_DSC6776 copiaIl trentuno gennaio la marcia delle periferie ha attraversato la città al grido di basta sfratti e sgomberi, lanciando una lunga stagione di resistenza per la riconquista della dignità. In una città come Bologna che ogni anno conta circa duemila sfratti, non è più possibile che questi vengano eseguiti nella totale assenza di risposte da parte dell’amministrazione comunale, costringendo le famiglie a subire, senza nessun tipo di supporto, le gravose conseguenze di questa crisi. Proprio per impedire che anche questa mattina una famiglia finisse per strada in pieno inverno, gli occupanti insieme agli inquilini resistenti di Social Log si sono ritrovati a casa di Najat, pronti a tutto pur di evitare che lo sfratto venisse eseguito.

Abbiamo raccontato più volte la triste storia di Najat, che ha perso il lavoro dopo aver scoperto di essere malata di cancro, abbiamo ripetuto più volte che un sistema che abbandona a se stesse le persone che più avrebbero bisogno di assistenza è un sistema ingiusto, indegno di appartenere ad un paese così detto “sviluppato”. Noi non lasceremo da sola Najat e la sua famiglia, impediremo che le conseguenze degli irresponsabili riduzioni, al bilancio pubblico, incidano sulle già insufficienti politiche abitative e welfaristiche, aggravate dal nuovo taglio del 9% dei fondi in questa città. Najat, a causa della sua invalidità, sarebbe rientrata nella moratoria sugli sfratti che il governo col decreto mille proroghe ha definitivamente cancellato, noncurante delle difficoltà e della situazione di emergenza che questo paese sta attraversando, si sceglie di anteporre l’interesse del capitale finanziario ed i diktat della troika alla vita e alla dignità delle persone, noncuranti della demolizione del welfare state del nostro paese.

Quello che abbiamo urlato il trentuno gennaio, per le periferie di questa città, inizia a tradursi in pratica reale, oggi un altro rinvio di un mese e mezzo per la famiglia di Najat, resisteremo ad ogni sfratto consci che senza una moratoria sugli sfratti e la possibilità delle famiglie a reddito zero di entrare in casa popolare non sarà possibile far fronte all’acuirsi dell’emergenza che nel 2015 lascia presagire il superamento dei 2000 sfratti, solo nel comune di Bologna.

Gli sportelli di Social Log in viale Masini 10 il martedi dalle 18 alle 20 e il sabato dalle 10 alle 12 continueranno ad essere aperti per tutte le famiglie che insieme vorranno battersi per vedere riconosciuti i propri diritti.

Inquilini resistenti con Social Log