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Sfratti in Bolognina: “Un’operazione di guerra”

Intervento della forza pubblica in via Carracci e resistenza dei solidali sia in strada che sulle scale della palazzina. Social Log: “Dove sono il sindaco Merola, l’assessore Geri e i servizi sociali?”.

07 Marzo 2017 - 09:44

“Una nuova operazione da guerra contro il diritto all’abitare”. Social Log definisce così l’intervento della forza pubblica, stamattina in via Carracci, per eseguire lo sfratto di due famiglie. Si tratta di due dei tre sfratti che il collettivo aveva segnalato per la giornata di oggi, tra la Bolognina e San Donato: coinvolte le famiglie di Ayele, di Laila e Saida. In via Carracci le camionette di Polizia e Carabinieri sono arrivate intorno alle sei. La strada è stata chiusa al traffico, “militarizzando via Carracci per sfrattare due famiglie con bambini piccoli. Dove sono il sindaco Merola, l’assessore Geri e i servizi sociali?”, scrive Social Log. Poco dopo, gli agenti hanno attaccato il presidio solidale che si era formato davanti all’ingresso.

“Hanno sfondato il portone. Sulle scale si resiste!”, è uno degli aggiornamenti forniti da Social Log: “Un solidale è stato trascinato giù dalle scale e lo trattengono in strada”, la celere “si sta avventando contro gli attivisti che stanno sostenendo le famiglie sotto sfratto”. E poi: “Stanno entrando anche dal tetto. È una nuova operazione da guerra contro il diritto all’abitare a Bologna!”. In un video pubblicato dal collettivo si vede una persona che tenta di esporsi dal davanzale di una finestra e gli agenti lo tirano dentro a forza: “La celere di Bologna brutalizza un padre di famiglia disperato per lo sfratto! Questo è il Piano casa della giunta Merola! Vergogna!”, commenta Social Log.

Gli attivisti, poi, diffondono la foto che ripubblichiamo qui sotto, scrivendo che “questi sono i celerini di Bologna che vanno a sfrattare i bambini e le famiglie: adesivi del diavolo sugli scudi”.