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Servizi scolastici, dal Comune bando con “logiche aziendalistiche”

Giudizio negativo da parte dell’Usb: “A fronte di 27,3 milioni di euro di risorse pubbliche non si tutelano nè i bambini, nè gli operatori”. E l’Sgb: “La clausola sociale è inconsisente”.

03 Aprile 2017 - 15:46

L’Usb boccia il bando di gara per il nuovo appalto dei servizi di integrazione scolastica elaborato dall’amministrazione comunale: “Ancora una volta alle educatrici e agli educatori impiegati nel servizio non verrà garantito il salario per tutti i dodici mesi dell’anno. L’appalto appena pubblicato prevede che le cooperative che partecipano alla gara dovranno formulare proposte per la gestione in proprio di centri estivi in aggiunta ai gestori già accreditati da Ies e ai privati. L’offerta dei centri estivi era già satura negli anni scorsi, aumentarla non sarà una soluzione occupazionale: non saranno garantiti né una sufficiente quantità di iscrizioni, né i posti di lavoro. Inoltre il punteggio assegnato alla ‘proposta’ che i competitori avanzeranno è irrisorio (6 punti su 85), e non li obbliga a un impegno congruo. Quale clausola sociale? La cooperativa che vincerà l’appalto non sarà obbligata ad assumere, né tutto né in parte, il personale impiegato precedentemente. Dal disciplinare di gara: ‘L’appaltatore subentrante qualora abbia l’esigenza di disporre di ulteriore personale, rispetto a quello di cui si avvale, per lo svolgimento delle attività rientranti fra quelle oggetto del contratto, dovrà prioritariamente assumere gli stessi addetti che operavano alle dipendenze del gestore uscente, a condizione che il loro numero e la loro qualifica siano armonizzabili con l’organizzazione d’impresa prescelta dal subentrante’. Una vera vergogna! Se la cooperativa che vince ritiene il proprio personale sufficiente, o quello già impiegato nel servizio ‘inadeguato’, non è tenuta ad assumerlo. Che ne sarà di tutti gli educatori impiegati fino a oggi?”.

Scrive ancora l’Usb: “Per quanto riguarda la programmazione, non vengono quantificate le ore da dedicarvi, delegando la questione ai singoli quartieri che dovranno confrontarsi con i plessi scolastici. Non ci sembra una novità rispetto al passato, dato che la gestione emergenziale delle scuole porta a sacrificare le ore non-frontali, impiegando gli educatori come ‘tappabuchi’. La fruizione del pasto è vincolata agli accordi integrativi territoriali e aziendali: nulla di certo. Grazie alle lotte degli anni precedenti sono stati uniformati i livelli contrattuali dei lavoratori impiegati nei servizi scolastici integrativi ed educativi. Ma a fronte di 27.344.733,00 euro di soldi pubblici, vengono ancora una volta alimentate logiche aziendalistiche che non tutelano né i bambini, né gli operatori”.

Anche l’Sgb torna ad intervenire sul bando, rilevando che “la cosi detta ‘clausola sociale’ dovrebbe essere la formula di salvaguardia di riassorbimento di manodopera che per il Comune di Bologna, purtroppo corrisponde al Protocollo di intesa in materia di appalti”. Questo Protocollo “prevede più che una clausola sociale un diritto di prelazione e recita esattamente cosi: ‘La clausola sociale di salvaguardia di riassorbimento di manodopera per la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici. Si tratta di un impegno importante dal punto di vista economico e giuridicamente delicato perché ciò presuppone l’impegno da parte delle imprese subentranti di assumere, qualora ve ne fosse necessità e compatibilmente con la propria organizzazione, i lavoratori e le lavoratrici dipendenti che lavoravano presso l’impresa uscente, a prescindere dal Ccnl di riferimento’. È evidente che tale formula non garantisce i lavoratori in fase di cambio d’appalto, formula che viene ormai inserita in tutti i bandi e che anche per quello delle biblioteche Sgb aveva sottolineato l’inconsistenza di tale ‘clausola sociale'”. Sgb, infatti, “pur firmando l’accordo che contiene alcuni punti importanti per migliorare il servizio, ha allegato una nota a verbale in cui si precisa una serie di cose tra cui proprio la non garanzia della continuità lavorativa”. Ora come Sgb, a seguito della firma dell’accordo, “abbiamo deciso di chiedere all’amministrazione di riaprire subito un tavolo per andare a ridefinirlo affinchè sia realmente garanzie di continuità occupazionale per tutti quei lavoratori in appalto”.

Per discutere di questo è più in generale del nuovo bando, Sgb invita le lavoratrici e i lavoratori delle coop Quadrifoglio e Pianeta Azzurro ad un’assemblea sindacale che si svolgerà oggi alle 18 in via Serra 2H.