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Scuola, i docenti della “Rodari-Jussi” aderiscono allo sciopero degli scrutini

L’assemblea degli insegnanti della scuola media di San Lazzaro, in provincia di Bologna, hanno deciso di sostenere l’iniziativa nata da un’idea del Coordinamento dei precari della scuola.

24 Maggio 2010 - 20:04

I docenti  della scuola media “Rodari–Jussi” di San Lazzaro di Savena (Bo), riuniti in assemblea indetta dalla Rsu il giorno 21 maggio 2010, decidono di aderire al blocco degli scrutini dei giorni 7 e 8 giugno proclamato dai Cobas. Pertanto viene istituito un comitato solidale con  coloro che saranno direttamente  coinvolti nello sciopero, per condividerne motivazioni ed onere economico.

L’Assemblea ha condiviso la necessità di non chiudere l’anno scolastico nel silenzio, ma di prendere posizione per denunciare e rendere noto il peggioramento delle condizioni di lavoro e della qualità della scuola prodotta dai tagli attuati nell’anno corrente. Il tutto ormai aggravato dalla sempre più reale e drammatica prospettiva di un ulteriore degrado della scuola pubblica per il prossimo anno, alla luce del taglio di altri 41.000 posti di lavoro.

Vogliamo in primo luogo testimoniare la nostra solidarietà ai colleghi precari che in questi anni hanno condiviso con noi il lavoro quotidiano e che si potranno trovare senza lavoro né reddito e, al tempo stesso, ancora una volta, ribadire la nostra protesta contro il piano di immiserimento della scuola pubblica previsto dalla Legge 33/2008, i cui effetti abbiamo già potuto toccare con mano quest’anno:

– Contrazione drastica degli organici e diminuzione delle ore di lezione settimanale

– Continua erosione dei finanziamenti alle scuole pubbliche, anche per le più concrete esigenze di funzionamento amministrativo

– Progressiva diffusione della pratica di non garantire la retribuzione del lavoro (ore eccedenti, stipendi dei supplenti precari, liquidazione del fondo di istituto…)

– Ricorso ad una contribuzione sempre più incisiva delle famiglie per assicurare la funzionalità della scuola e il livello della offerta formativa eludendo così in modo manifesto il diritto costituzionale

– Impossibilità di gestire l’organizzazione quotidiana della scuola in caso di assenza di un docente, con conseguente ricorso al “parcheggio” degli alunni divisi in classi diverse dalla propria o, addirittura, all’entrata posticipata/uscita anticipata

– Progressivo abbandono degli alunni in difficoltà, inseriti in classi sempre più numerose e prive di un insegnante di sostegno

– Difficoltà crescenti nell’attuazione delle uscite didattiche senza produrre relativi disagi, se non danni, nell’organizzazione scolastica delle altre classi

– Difficoltà perfino nel garantire alle famiglie un orario settimanale delle lezioni fisso e affidabile

LA NOSTRA LOTTA SINDACALE E’ OGGI

LA LOTTA CIVILE PER LA DIFESA

DEL DIRITTO ALL’ISTRUZIONE GRATUITA E DI QUALITÀ PER TUTTI

Assemblea dei docenti della scuola media “Rodari-Jussi”