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Scuola, arriva al Tar l’opposizione alla riforma delle scuole superiori

Presentato il ricorso al Tar contro la riforma delle scuole superiori, promosso dal Coordinamento scuole superiori di Bologna e dal Coordinamento dei precari della scuola. Più di 500 firme raccolte in pochi giorni in Regione.

20 Aprile 2010 - 19:34

Più di 500 tra genitori, insegnanti e alunni maggiorenni, hanno firmato in Regione il ricorso al Tar contro il Ministero dell’Istruzione e il caos creato dalla riforma dei licei. Ieri è stato presentato il ricorso al tribunale amministrativo del Lazio, al fine di ottenere l’annullamento di due atti contenuti nella riforma. Il primo riguarda la circolare sulle iscrizioni che e’ stata emessa prima dei regolamenti di riordino delle scuole superiori e non e’ stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale, ma soltanto sul sito del ministero, come rende noto il comunicato diffuso oggi dal Coordinamento scuole superiori di Bologna e dal Coordinamento dei precari della Scuola. In questo modo sono stati penalizzati sia “le scuole, che sono stati costrette ad accettare le richieste di iscrizione senza aver attualizzato il piano dell’offerta formativa”, sia  genitori e studenti, che “hanno dovuto iscriversi in condizioni di incertezza sulla reale offerta formativa che le scuole saranno in grado di garantire il prossimo anno”. Il secondo  disciplina invece le procedure di mobilità dei docenti e secondo i promotori del ricorso, lede “i diritti dei docenti che perderanno il posto e verranno trasferiti sulla base di una riduzione oraria prevista da regolamenti inefficaci, gettando nel caos l’inizio del prossimo anno scolastico”. In particolare saranno gli studenti degli istituti tecnici e professionali a subire le conseguenze più negative vedendosi “modificata in corso d’opera l’offerta formativa in seguito alla riduzione oraria di quattro ore, per di piu’ senza sapere, per ora, quali saranno le materie tagliate”.