Attualità

Sciopero, le piazze indipendenti del #12D

Violente cariche della polizia a Torino e manganellate sul corteo degli studenti a Milano. Due gli arresti a Roma. Gli studenti della Ca’ Foscari bloccano gli stage gratuiti ad Expo2015.

12 Dicembre 2014 - 18:59

di Babba Urra

Milano
exE’ cominciata all’alba la giornata di proteste per lo sciopero sociale a Milano. Alle sei del mattino un gruppo di attivisti del collettivo no Expo ha fatto irruzione nei cantieri dell’esposizione universale e interrotto i lavori. Sulle impalcature dei padiglioni in costruzione sono stati appesi diversi cartelli contro i contratti di lavoro promossi dalla società Expo e il lavoro precario. Per tutta la mattinata, centri sociali e studenti medi hanno sfilato in corteo per le vie del centro fino al palazzo del Pirellone, sede della regione Lombardia. Ai cancelli del grattacielo sono stati lanciati slogan contro gli sgomberi delle occupazioni e ai tagli del 40 per cento delle borse di studio appena deciso dalla giunta Maroni. Durante la contestazione, una violenta carica è partita sui manifestanti: cinque studenti medi e una studentessa universitaria sono stati colpiti dalle manganellate della polizia.

Brescia
Un lungo corteo composto da studenti, precari e lavoratori della logistica ha attraversato le vie del centro fino a piazza Loggia. “Ribaltiamo austerity e precarietà, sulla strada del conflitto sociale, creare territori resistenti” è stato lo striscione che ha aperto il lungo corteo caratterizzato dalle numerosissime bandiere Si Cobas sventolate dai facchini in sciopero. Durante la giornata, una parte dei manifestanti si è avvicinata alla sede della ditta Tnt per portare solidarietà ad un operaio della logistica da poco licenziato.

Venezia
caGli studenti hanno fatto irruzione nell’ufficio tirocini dell’Università Ca’ Foscari e hanno ottenuto l’eliminazione dei posti riservati ad Expo 2015 dalle liste degli stage convenzionati con l’ateneo.

Torino
E’ di nove persone fermate e di due feriti tra i manifestanti il bilancio della protesta a Torino. Mentre in piazza Castello la segretaria nazionale della Cgil pronunciava il suo discorso in occasione dello sciopero nazionale, diverse cariche violente sono state lanciate dalla polizia sui manifestanti. Il corteo composto da studenti e precari è stato aggredito per almeno tre volte dalle forze dell’ordine proprio mentre cercava di raggiungere le piazze del centro.

Roma
Nella capitale la giornata è partita davanti al ministero del Lavoro con un sit-in per chiedere le dimissioni del ministro Giuliano Poletti e contro il Jobs Act. “La vostra corruzione nega diritti e reddito ai precari” sono stati alcuni degli slogan scanditi. Nel primo pomeriggio un gruppo di militanti del movimento per il diritto alla casa ha rioccupato lo stabile in via Cesalpino da dove poco tempo fa erano stati sgomberati. L’occupazione però è durata poco: una violenta carica della polizia ha allontanato i manifestanti che si erano fermati sotto lo stabile. Pur di riuscire a cacciare via gli occupanti, diversi agenti della polizia sono saliti fin sopra al tetto del palazzo. Durante gli scontri ci sono stati una decina di contusi e due fermati. I due ragazzi che si erano barricati dentro la casa per impedirne lo sgombero sono stati invece arrestati per resistenza a pubblico ufficiale e sono in attesa del processo per direttissima. La polizia ha inoltre identificato gran parte dei presenti alla contestazione.

Rimini
Lab. Paz Project: “A Rimini più di un centinaio di persone hanno deciso di praticare lo slogan che ha fatto da sfondo alla manifestazione: Scioperiamo Tutto. Per queste ragioni per la prima volta un corteo autonomo e militante ha attraversato una delle Periferie della città (Viserba), bloccando alcune delle arterie principali del traffico cittadino e della mobilità delle merci. E’ stata una grande occasione di inchiesta e di incontro con pezzi della città lasciata ai margini spesso diffidente ma interessata al ragionamento politico contro la crisi e l’austerità, così come i nuovi razzismi. Il corteo si è concluso poi – con un tratto non autorizzato – a Casa Madiba Network dove c’è stato un momento assembleare. Nella serata si sciopera anche la mercificazione della socialità e del divertimentificio istituzionalizzato con Balkanize it! una nuova sperimentazione culturale con dj del territorio che si svolgerà negli spazi occupati/liberati di Casa Madiba Network. Presente oltre al Collettivo Studenti, l’Associazione Diritti Lavoratori Cobas e i lavoratori e le lavoratrici della Mare Spa”.