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Santo Stefano, trecento al Consiglio per Làbas

“Lo spazio verrà difeso da ogni tentativo di sgombero e anche durante le vacanze natalizie si organizzeranno iniziative aperte alla città”. Dopo il blitz corteo in quartiere.

18 Dicembre 2013 - 14:50

“Làbas si barrica e non si sgombera/da sta caserma qua nessuno se ne va/Giorgetti ascoltaci/vendi la macchina/che tanto qui a Làbas non si può parcheggiar”.

Questo il coro scandito oggi (ieri, ndr) durante l‘invasione del Consiglio del quartiere Santo Stefano.

Intorno alle 20:00 circa trecento persone sono partite dall’ex caserma Masini in corteo per raggiungere il Baraccano, dove si stava svolgendo il consiglio di quartiere presieduto da Ilaria Giorgetti. Abbiamo bloccato la riunione “armati” di striscioni dipinti dai bambini del laboratorio Làbimbi, di ortaggi del mercato biologico di Campi Aperti, di musica dei “giovani danzatori bolognesi” con i balli popolari, di determinazione degli occupanti del progetto “crowdhousing”e degli “studenti medi autorganizzati”.

Da una parte un consiglio di quartiere che oggi si riuniva per discutere di questioni assolutamente irrilevanti per la vita dei cittadini (come ad esempio il ripristino della grotta della Madonna di Lourdes nei giardini del Baraccano), dall’altra la riqualificazione di uno spazio attraverso i progetti e la socialità messa in campo durante un intero anno di occupazione.

Si sono susseguiti interventi che hanno espresso la ricchezza prodotta all’interno di un immobile demaniale rimasto chiuso per anni e su cui non è previsto alcun progetto concreto se non lasciarlo alla speculazione e all’incuria.

“L’ex caserma deve essere riconosciuta come bene comune, al di là di Làbas, e chiediamo che siano riconosciuti i progetti portati avanti all’interno della struttura, coinvolgendo le persone del quartiere”. Alla presidente Giorgetti, di centro destra, è stato chiesto di prendere parola pubblicamente: “Da che parte state? Volete o no lo sgombero?”. Nessuna dichiarazione da parte del consiglio di quartiere ha soddisfatto le istanze portate dalle centinaia di persone dentro a quelle stanze, che oggi più che mai si dimostrano distanti dalle esigenze dei cittadini ed incapaci nel dare risposte concrete.

Usciti dal Baraccano, in centinaia hanno raggiunto via Orfeo 46 dopo aver attraversato le strade del quartiere in corteo.

Con chiarezza è stato affermato che lo spazio verrà difeso da ogni tentativo di sgombero e anche durante le vacanze natalizie si organizzeranno iniziative aperte alla città: l’ex caserma Masini è un bene comune da costruire e da difendere collettivamente.

Làbas