Storia e memoria

Sankt Pauli, una storia di calcio, politica e rock’n roll [video]

Il quartiere di Amburgo, la sua squadra e i suoi tifosi nel documentario realizzato da OfficinaMultimediale, con un’intervista a Marco Petroni (autore di “St. Pauli siamo noi”).

28 Settembre 2015 - 15:40

st pauli“Mai più guerra, mai più fascismo, mai più terza  divisione”. Ovvero: “Sankt Pauli, una storia di calcio, politica e rock’n roll”, la produzione audiovisiva realizzata da OfficinaMultimediale sulla sul quartiere di Amburgo, la sua squadra e la sua tifoseria con un’intervista a Marco Petroni, autore di “St. Pauli siamo noi” (edizioni DeriveApprodi). Dalla presentazione: “«Ho semplicemente preso una bandiera, l’ho legata ad un manico di scopa e sono andato allo stadio. La mia bandiera aveva un teschio dei pirati con una benda, in segno di libertà e di resistenza all’autorità». Per una certa sinistra ortodossa il football ha rappresentato l’espressione più bassa del proletariato, una ciotola di cibo dozzinale da dare in pasto agli strati più bassi della società. La cultura punk, dal canto proprio, non godeva di migliore opinione. Germania, Amburgo, il quartiere portuale di St. Pauli, partigiano meticcio anticonformista ‘indecoroso’… pirata: una secolare storia di ribellione e sfida al sistema. Il Jolly Roger – il teschio bendato – sventola sulle case occupate dell’Hafenstrasse e nello stadio del Millerntor. A saldare gli spalti e gli spazi della metropoli”.

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