Acabnews Bologna

“Salvini che scappa: l’unico respingimento che ci piace” [video]

Dopo la contestazione in un parcheggio vicino, il leader della Lega nord ha rinunciato alla visita nel campo sinti di via Erbosa. Le prese di posizione delle realtà antagoniste.

08 Novembre 2014 - 18:03

Contestazione Salvini (foto YouReporter)L’annunciata visita di Matteo Salvini nel campo sinti di via Erbosa, alla fine, non c’è stata. Dopo che un gruppo di manifestanti lo ha contestato in un parcheggio nelle vicinanze, infatti, il segretario della Lega nord ha lasciato la zona per tenere una conferenza stampa in un albergo, mostrando i danni subiti dalla sua auto: dopo che alcuni dei contestatori sono stati travolti dal mezzo, il lunotto posteriore è finito in frantumi. “Si è solo reagito ad un tentativo di omicidio. Uno dei nostri è stato urtato dall’auto e ha anche battuto la testa, mentre un altro si è  buttato sul cofano dell’auto per non essere investito”, racconta uno dei manifestanti coinvolti. Come prevedibile, Salvini ha annunciato una pioggia di denunce arrivando a chiedere l’arresto di un manifestante, citandolo per nome e cognome. Nel carosello di dichiarazioni politiche che inevitabilmente si stanno rincorrendo, spiccano le esplicite minacce del vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli: con i centri sociali “ma varrà la legge del taglione: occhio per occhio dente per dente”.

Sui social network prendono parola le realtà antagoniste. “L’unico respingimento che ci piace: Salvini scappa!”, scrive Hobo: “Questa mattina il leader leghista Salvini, spalleggiato dai suoi nuovi alleati di Casa Pound, avrebbe voluto agire un’ennesima provocazione, entrando in un campo rom di Bologna da cui nei giorni scorsi una leghista era stata legittimamente cacciata. Si è trovato davanti un presidio numeroso e compatto, che ha praticato l’unico respingimento che ci piace: quello di fascisti e leghisti, di chi tenta di provocare delle divisioni tra i soggetti colpiti dalla crisi per continuare ad arricchirsi sulle nostre spalle. Il prode Salvini e i suoi camerati non hanno avuto il coraggio di affrontare il presidio: prima sono scappati, poi hanno cercato di investire il presidio con la loro auto blu (pagata con i nostri soldi dai palazzi romani). Di fronte al tentato omicidio, il presidio ha resistito con determinazione, mettendo in fuga i vili aggressori: l’auto blu è ora una decappottabile… Da qui il razzismo del potere non passa!”.

Ross@ parla di una “una grande giornata di democrazia. Oggi il provocatore razzista Matteo Salvini,segretario della Lega Nord ha tentato di visitare il campo rom di via Erbosa. Gli antifascisti e le antifasciste di Bologna che hanno sempre denunciato la politica razzista della Lega lo hanno costretto alla ritirata, nonostante il tentativo di Salvini e dei suoi accompagnatori di investire gli antirazzisti. Ricordiamo a Salvini a tutti i razzisti e a tutti i fascisti che ci troveranno sempre al nostro posto ad accogliere qualunque ‘bastardo senza gloria'”. Anche l’Usb saluta la fuga di Salvini: “I nuovi fascisti, sempre molto utili ai padroni in periodo di crisi economica, se ne vanno!”.

Scrivono Tpo e Làbas: “Questa mattina a Bologna Salvini è stato respinto da attivisti e manifestanti in presidio al campo rom, dove qualche giorno fa la consigliera Bergonzoni era stata legittimamente allontanata. Alla provocazione di Salvini la città degna ha risposto in maniera determinata contro i razzisti, mettendo in fuga Salvini e la sua auto”.

Da Crash: “Salvini e le sue provocazioni razziste non hanno dimora nella Bologna meticcia e solidale!”. Il Cas: “Oggi Matteo ‪Salvini‬, esponente nazionale della Lega Nord, ha ricevuto la tipica accoglienza bolognese… Intanto la comunità sinta è stata risparmiata dall’invasione leghista, indesiderata e clandestina: ‪#‎stopinvasione‬!”.

Infine, il Lazzaretto: “Solidarietà ai compagni quasi investiti dalla macchina di Matteo Salvini, accorso oggi al campo sinti di via Erbosa, per l’ennesima provocazione elettorale, dopo che lunedì la consigliera leghista Bergonzoni aveva visitato il campo per le stesse ragioni, e ne era tornata con la coda tra le gambe, dopo uno schiaffo ricevuto da una delle abitanti. Come sempre, il bersaglio facile dei leghisti, nella loro corsa alle poltrone, sono sempre quelle persone già colpite dalla discriminazione e dalla povertà. Insieme a loro Bologna ha risposto collettivamente alla provocazione con la dignità della solidarietà! Bergonzoni e Salvini, andate a vomitare la vostra campagna elettorale da un’altra parte! Bologna sempre antirazzista!”.

> Il video di YouReporter