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Ronchi: “Le biblioteche a 400 metri da Sala Borsa vanno chiuse”

Dichiarazione shock dell’assessore alla cultura anche per quelle di quartiere, per restare aperte devono stare vicino a luoghi frequenati come gli ipermercati.

30 Settembre 2011 - 11:05

Ieri pomeriggio, in Commissione Cultura a Palazzo d’Accursio, parlando dell’Istituzione Biblioteche, l’Assessore alla Cultura Ronchi ha affermato che, complessivamente, costa al Comune di Bologna 1.084.000 euro all’anno. Si tratterebbe del 60% del budget dell’intero Settore Cultura.

Per Ronchi, vista la situazione di crisi e di tagli, bisogna prendersi la responsabilità di fare delle scelte prioritarie, quindi, per quanto riguarda le Biblioteche, bisogna puntare su Sala Borsa: “Se ci sono strutture a 200 o 400 metri da lei, bisogna avere il coraggio di chiuderle, perché non ha senso. E chi ci lavora, va spostato nello stesso ambito”.

Per l’assessore, “se si vuole perseguire il sogno di tenere aperta Sala Borsa la domenica, bisogna accettare la sfida e avviare una riforma… le rendite di posizione non esistono più”.

Invece, per quanto riguarda le biblioteche di quartiere, che, solo qualche mese fa, l’assessore aveva detto di voler valorizzare, oggi per restare aperte “devono offrire nuovi servizi e devono essere collocate in punti forti, vicino a luoghi frequentati, come gli ipermercati, non devono essere in luoghi sperduti”.

Dato che nessun consigliere gliel’ha fatta la domanda, gliela facciamo noi: “Assessore lo sa che a 350 metri da Sala Borsa c’è la Biblioteca Storica dell’Archiginnasio, va “rottamata” anche quella?”

Per quanto riguarda poi il fatto che il diritto alla lettura, nelle zone di periferia, sia direttamente proporzionale alla vicinanza con un ipermercato, comprendiamo che a Bologna lo slogan “La Coop sei tu chi può darti di più” vada per la maggiore, però non esageriamo.