Attualità

Roma / Baobab, sventato (per ora) un nuovo sgombero

Dopo una mattinata di tensione gli attivisti ottengono una tregua di 48 ore per strappare al Municipio o un’autorizzazione a mantenere il presidio o una soluzione alternativa.

19 Maggio 2017 - 18:48
Foto di Matteo Nardone da Facebook Baobab Experience

Forze di polizia in azione in via Chiaromonte, vicino al piazzale est della stazione Tiburtina. “Hanno portato via 98 migranti per identificarli all’ufficio immigrazione di via Patini – è l’allarme lanciato alle 9.30 di stamane dal profilo facebook BaobabExperience – Altri 18 sono stati lasciati andare in quanto in possesso del permesso di soggiorno. La polizia ha erto un muro: nessuna possibilità di trattativa. Attendiamo a breve che le tende e gli altri beni vengano buttati via, ma sono tutte donazioni della cittadinanza all’associazione, catalogate e messe in inventario: una vera e propria appropriazione indebita senza preavviso di sgombero”.

La situazione è migliorata nel primo pomeriggio: “Per ora siamo riusciti a scongiurare lo sgombero – aggiornano gli attivisti sul social network – e i ragazzi, di ritorno da via Patini, sono potuti rientrare al campo e prendere possesso dei propri effetti personali”. La trattativa ha strappato “48 ore di tempo per ottenere l’autorizzazione da parte del IV municipio a restare a piazzale Maslax o per cercare una soluzione alternativa”.

Il Municipio, si legge inoltre, “ha trovato posto per 30 persone; cercherà di trovarne altri nelle prossime ore. Difficile comprendere perché ieri non ci fosse nemmeno un letto per una ragazza nigeriana vittima di tratta, data la disponibilità di posti registrata oggi. Ma abbiamo da tempo rinunciato a capire i meccanismi delle amministrazioni locali, ormai troppo lontane dal territorio e all’apparenza scarsamente interessate ad avviare un dialogo costruttivo con le realtà che lo animano. Più utile cercare di far fruttare al meglio le ore che ci separano da un possibile nuovo tentativo di sgombero, sensibilizzando, diffondendo, chiamando a raccolta amici e parenti, facendo pressione” perché il presidio a Tiburtina sia finalmente autorizzato.