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Roma / Albano Laziale blocca i funerali di Priebke, di notte polizia fa strada alla salma a manganellate

La cerimonia si sarebbe dovuta tenere in un istituto dei lefebvriani, ma il paese insorge: centinaia manifestano all’esterno [video]. Una squadraccia fascista tenta di attaccarli. All’una violente cariche, salma portata via su un blindato.

16 Ottobre 2013 - 01:27

La reazione di rabbia e dignità dei cittadini di Albano Laziale e di molti antifascisti accorsi sul posto ha impedito che si tenessero nel paese dei Castelli Romani i funerali del boia nazista delle fosse ardeatine Erich Priebke, all’istituto San Pio X dei padri lefebvriani, fraternità di tradizionalisti da sempre ritenuti contigui all’estrema destra.

Sono state ore di tensione crescente, culminata in serata nell’attacco degli squadristi e, più tardi, nel violento sgombero del presidio antifascista per far uscire un blindato con a bordo la salma. Ma andiamo con ordine.

La notizia che i funerali si sarebbero tenuti ad Albano era giunta nel pomeriggio, e il sindaco aveva subito cercato di vietare il passaggio della salma, ma il prefetto di Roma aveva annullato l’ordinanza.

Presto si è radunata una folla rabbiosa di centinaia di cittadini antifascisti. Il primo a farne le spese un religioso, che è entrato nella struttura protetto dalle forze di polizia tra grida e invettive: “Vergognati, fascista!”

Alle 17 l’arrivo del feretro: alcuni dei manifestanti si sono scagliati con calci e pugni contro il carro funebre, mentre la folla gridava: “Assassino! Vergogna!”. Ci sono stati feriti nel parapiglia, una signora è svenuta. Anche dopo l’ingresso della salma, all’esterno sono continuati i cori, gli slogan, i canti come “Bella ciao”.

La polizia aveva bloccato un gruppo di neofascisti, che cercavano di raggiungere  l’istituto a volto coperto o indossando caschi. A quanto si apprende, proprio perché a molti fascisti non è stato possibile entrare nell’edificio le esequie sono state sospese ancora prima di iniziare.

In serata una ventina di squadristi, probabilmente riconducibili a Militia, ha attaccato i manifestanti antifascisti con catene e caschi. La polizia si è interposta e ha sparato lacrimogeni. Ci sarebbero due fermati tra i neofascisti.

La tensione è tornata ad alzarsi poco prima dell’una di notte: sotto una pioggia intensa, la polizia con una carica molto violenta ha sgomberato gli antifascisti che presidiavano dal pomeriggio l’ingresso dell’istituto, per permettere ad un blindato di abbandonare la struttura con a bordo la salma. Coinvolti nella carica anche alcuni giornalisti e operatori televisivi. Al momento non è noto dove verrà portato il cadavere.

> Il video dell’arrivo del carro funebre:

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(video e fotogramma in alto:Agenzia Dire)