Attualità

Rimini / Sgomberato l’ex Amir

E’ durata solo una giornata l’occupazione, scattata ieri mattina, dell’ex sede dell’Amir in via Campana. In serata sgombero e denunce. Ma #OccupyRimini: “Non ci fermiamo”.

05 Gennaio 2012 - 15:38

Noi non ci fermiamo!

Mercoledì 4 gennaio 2012 si è aperto un nuovo percorso per la rivendicazione di spazi e luoghi sociali, politici e culturali che mettano al centro i bisogni delle persone in un’epoca in cui la crisi e le conseguenti misure attuate dal governo si muovono sulla scia dell’iniquità e dei diktat della dittatura finanziaria.

La risposta non solo è stata eccessiva – schedatura di tutte le persone presenti con videocamere e documenti alla mano – ma denota un totale distanza fra le istanze sociali e quelle della rappresentanza se l’unico modo possibile di trattativa e gestione è quello dei manganelli e delle divise.

Può essere la legalità formale l’unico metro di giudizio?

Può essere l’uso spropositato di misure di controllo e di forza pubblica l’unica modalità per gestire rivendicazioni sociali e politiche?

Come si potranno affrontare le questioni e i conflitti sociali che speriamo irrompano nei prossimi mesi senza che si produca un meccanismo di rinnovamento nelle politiche istituzionali, culturali e sindacali capaci di rispondere a queste istanze? Con la conservzione del presente, quella degli scudi e dei manganelli manganelli?! Del comando verticale?!

E’ possibile rompere un piano di coscienze livellate alla sola testimonianza solidaristica capaci di tradursi poi in mutualismo, sostegno e rivendicazioni dal basso?

Di queste cose vorremmo ragionare perchè in questi mesi intorno al progetto #OccupyRimini si sono raccolte una serie di soggettività ed individualità delle quali abbiamo bisogno per conquistare spazi e diritti per tutti e tutte, anche in preparazione dell’incontro con l’amministrazione comunale fissato per venerdì 13 gennaio alle ore 11.30.

Per questo lanciamo per Sabato 7 gennaio alle ore 17 sotto la Vecchia pescheria un’assemblea pubblica – quella che non ci è stato permesso di svolgere in uno dei tanti luoghi pubblici e di proprietà comune – cioè di tutti e tutte – abbandonati e privi di alcuna funzione sociale.

#OccupyRimini

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