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Rewind, ieri nuova perquisizione

Polizia a casa di uno studente dell’Onda di Bologna nell’ambito dell’inchiesta sul corteo di Torino del maggio scorso. Perquisita anche l’abitazione dei genitori. Leggi il comunicato delle realtà dell’Onda.

18 Dicembre 2009 - 13:32

Ieri 17 dicembre alle ore sei del mattino tre agenti della Digos di Bologna si sono presentati a casa di un ragazzo dell’Onda Anomala
bolognese con mandato di perquisizione per i fatti risalenti a sette mesi fa durante il G8 University Summit di Torino; in contemporanea veniva perquisita l’abitazione dei suoi genitori, veniva poi tratto in questura per ulteriori accertamenti.
Nel contempo anche a Genova venivano effettuate perquisizioni.
Ancora una volta assistiamo all’ennesima provocazione repressiva nei confronti di un movimento che l’anno scorso ha saputo esprimere passione e volontà di cambiamento e giustizia.

Non possiamo rimanere in disparte e zitti di fronte a quest’ennesimo atto di intimidazione; la forza costruita in un intero anno di mobilitazione ci riporta alle giornate di Luglio in cui in tutte le piazze d’Italia si alzava forte la nostra voglia di libertà e lo sdegno nei confronti dell’operazione Rewind che traeva in stato d’arresto 21 fra compagni e compagne dell’Onda Anomala nazionale.

La solidarietà si espande e si stringe intorno ai nostri fratelli e alle nostre sorelle con la convinzione di essere nella direzione giusta e di aver costruito un spazio politico che non potrà mai essere fermato da barbarie poliziesche e giudiziarie, forti della nostra qualità politica e sociale di rinnovamento per continuare a costruire insieme un presente e un futuro differenti.

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