Acabnews Bologna

“Rapite” foto dalla mostra a Storia

Pubblichiamo, come lo abbiamo ricevuto, il comunicato di rivendicazione. “Se volete rivederle vive venite ad Atlantide: qui gli scatti che ritraevano movimenti giovanili, sottoculture e controculture si sono finalmente ricongiunte al proseguimento della loro storia”.

16 Maggio 2014 - 16:46

STOP AL PANICO, LA MOSTRA È CON NOI!

Atlantide

Venerdì 16 maggio, ore 15:00 – Alcuni scatti fotografici sono stati rubati in pieno giorno dalla mostra “Bologna e i movimenti giovanili degli anni ’80 ’90” di Luciano Nadalini. I quadri sottratti ritraggono pratiche di autogestione e il nascere del movimento punk in città, l’esperienza dell’Isola nel Kantiere, del Pratello, tanti altri luoghi e frizzanti sottoculture.

Il fatto – Alle ore 15:00 alcuni improbabili ladri da museo, agili come gatti nella buia notte, hanno fatto irruzione nel palazzo di piazzetta di San Giovanni in Monte. Con mani di fata e probabilmente dotati di tecnologie all’avanguardia, si sono impossessati di alcune fotografie, rapendole. Tra la folla attonita e i giornalisti presenti increduli, la voce di una presente tuona nella sala: “Le fotografie sono state rubate!”.

I ladri – Si sa ancora pochissimo riguardo i malviventi protagonisti di questa rocambolesca avventura. Le mascherine che coprivano a malapena i loro nasi, infatti, stanno mettendo a dura prova l’identificazione dei loro volti. La loro scaltrezza, inoltre, degna di elefanti in un negozio di cristalli, ha reso impossibile qualsiasi tentativo di fermarli. Le indagini brancolano nel buio: “Di certo i banditi seguivano un piano minuzioso, studiato nel dettaglio da menti eccelse”. Chi saranno i misteriosi nipotini di Arsenio Lupin?

Ultim’ora – E’ appena giunta una rivendicazione a svelare il mistero sul caso delle foto rubate: “Le fotografie stanno bene, sono state trasportate ed esposte ad Atlantide. Non abbiamo intenzione di fare loro alcun graffio né chiederemo alcun riscatto, poiché questo è il nostro impagabile riscatto: se volete rivederle VIVE dovrete venire tutti ad Atlantide, dove sono tutt’ora esposte insieme ad altre immagini reali di condivisione ed autogestione. Qui gli scatti che ritraevano movimenti giovanili, sottoculture e controculture si sono finalmente ricongiunte al proseguimento della loro storia viva e pulsante…Qui, dove i punx non sono pezzi da museo, dove continuano le pratiche di autogestione, condivisione e autoproduzione; dove ESISTIAMO e R-ESISTIAMO contro le forze del male-comune che vogliono mummificare e museificare la nostra ESISTENZA. Qui, dove rappresentano in altro modo quello che non smettiamo mai di ripetere: ATLANTIDE R-ESISTE E RESTA DOV’È!”

Nulla Osta, Atlantide Punx e Atlantide tutta