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Primo marzo, studenti migranti: «Non siamo gli ultimi della classe»

On The Move, Utopia e Bartleby danno appuntamento martedì alle 8.00 davanti all’Ipsia Fioravanti di via Don Minzoni, frequentato per l’80% da studenti migranti, minacciato di essere chiuso o spostato fuori città

25 Febbraio 2011 - 13:45

> Il comunicato del Laboratorio OnTheMove

IL PRIMO MARZO SCIOPERIAMO ANCHE NOI STUDENTI

NON FACCIAMOCI TRATTARE COME GLI ULTIMI DELLA CLASSE!

Per info e adesioni: laboratorio.onthemove@gmail.com

Il primo marzo 2011 in tutta Italia migliaia di lavoratori e lavoratrici, migranti e italiani, sciopereranno contro la legge Bossi-Fini, il pacchetto sicurezza, i CIE e il razzismo istituzionale. Anche noi studenti faremo sentire la nostra voce contro il ricatto della legge Bossi-Fini.

Questa legge costringe noi studenti migranti, quando compiamo diciotto anni, a cercare un lavoro per ottenere un permesso di soggiorno, se non vogliamo essere espulsi dal paese. Se vogliamo studiare all’università, dobbiamo essere più bravi degli italiani perché, per mantenere il permesso di soggiorno per studio, siamo costretti ad essere in regola con gli esami. Noi migranti non possiamo nemmeno lavorare per mantenerci all’università, perché la legge Bossi-Fini ci permette di lavorare legalmente solo per un certo numero di ore. La gran parte di noi, allora, frequenta istituti professionali perché è la strada più breve per ottenere un lavoro e di conseguenza poter rimanere in questo paese.

NOI NON NE POSSIAMO PIÙ DEL RAZZISMO ISTITUZIONALE CHE CI VUOLE SOLO COME BRACCIA DA SFRUTTARE!

Eppure siamo nati qui e cresciuti qui, parliamo l’italiano, e dividiamo i banchi di scuola con i nostri compagni italiani. Nonostante ciò, ci vogliono dividere.

NOI TROVIAMO RIDICOLA LA LEGGE SULLA CITTADINANZA CHE CI CONSIDERA STRANIERI, ANCHE SE SIAMO NATI IN ITALIA, O VIVIAMO QUI DA MOLTI ANNI, E QUI VOGLIAMO COSTRUIRE IL NOSTRO FUTURO!

Per questo il primo marzo prenderemo parola e sciopereremo insieme ai nostri padri e alle nostre madri. Non saremo soli. Con noi ci saranno tanti studenti italiani con i quali abbiamo lottato in questi mesi contro la riforma Gelmini. Questa riforma colpisce tutti gli studenti, italiani e migranti, perché dietro alla facciata della razionalizzazione vuole rendere la formazione funzionale alle esigenze dei padroni, vuole formare lavoratori sempre più precari e privi di diritti, proprio come la legge Bossi-Fini. Il futuro di precarietà e ricattabilità a cui la riforma Gelmini prepara gli studenti, è già una realtà per noi studenti migranti. Per questo il primo marzo noi studenti, italiani e migranti, stiamo dalla parte dei migranti e scioperiamo contro la legge Bossi-Fini.

Per tutte queste ragioni lotteremo per difendere l’istituto professionale Fioravanti, composto per l’80% da studenti migranti. Grideremo e urleremo che i nostri compagni del Fioravanti non sono studenti di serie B. Faremo sentire la nostra voce assordante a chi vuole farli tacere perché ha paura della loro presa di parola. E lotteremo contro chi vuole spostarli fuori dalla città. È dall’Istituto Fioravanti, come simbolo della creazione di scuole di serie A e scuole di serie B, che vogliamo cominciare un percorso di riflessione e di azione per sfondare la facciata ipocrita delle politiche di integrazione e lottare contro un sistema scolastico che ci forma solo per essere ricattati e sfruttati.

IL PRIMO MARZO DIREMO CHIARAMENTE CHE NON SIAMO DISPOSTI A FARCI TRATTARE COME GLI ULTIMI DELLA CLASSE!

MARTEDI’ PRIMO MARZO – ORE 08:00

DAVANTI L’ I.P.S.I.A. FIORAVANTI

VIA DON MINZONI 17 – Bologna


> Il comunicato del collettivo Utopia:

La legge Bossi-Fini ha distrutto le esistenze del popolo migrante qui in Italia e tanti e tante dentro le nostre scuole vivono la condizione di repressi e sfruttati.
Ricattati dal governo italiano, i giovani e le giovani migranti studiano negli istituti tecnici superiori bolognesi senza possibilità di accesso ad un’università sempre più chiusa e classista.
Ed ora? Ora ci troviamo di fronte all’ennesimo attacco di governo e Provi…ncia che, tra accordi nascosti e collaborazionismo dei presidi, hanno deciso di chiudere l’istituto Fioravanti ed “accorparlo” all’ Itis Belluzzi.
In questo modo vorrebbero “ripulire” la vetrina bolognese dalla sua componente meticcia, privando il nostro tessuto urbano della ricchezza che solo l’unione di popoli e culture in lotta ha fino ad ora prodotto e così distruggere e precarizzare le esistenze di centinaia di famiglie.
Noi non lo permetteremo! Resisteremo un minuto di più di coloro che ci attaccano, sostenendo le lotte delle prime e delle seconde generazioni di migranti, difendendo uno spazio pubblico ed aperto a tutti/e e reclamando ancora a gran voce il diritto allo studio e ad un futuro migliore per ognuno di noi.
NON PAGHEREMO NOI LA VOSTRA CRISI, UNITI NELLE LOTTE COSTRUIREMO UN’ALTRA SOCIETA’ LIBERA E APERTA A TUTT*!

APPUNTAMENTO ALLE ORE 8,30 ALL’ISTITUTO FIORAVANTI.


> Il comunicato di Bartleby

Martedì 1 Marzo 2011 @ Tutt* davanti all’Istituto professionale “Fioravanti” Via Don Minzoni 17
ore 8,30
“Il Fioravanti non si tocca”

L’Istituto Fioravanti è un istituto secondario frequentato per lo più da giovani migranti di seconda generazione; già abbondantemente lasciato a se stesso e devastato dai tagli che la riforma Gelmini cala dall’alto sulle scuole superiori, adesso si trova ad essere sottoposto ad un provvedimento di chiusura e accorpamento con un altro istituto situato dall’altra parte della città, cosa che causerà non pochi problemi ai ragazzi costretti spostarsi in un’altra zona della città.
SOSTENIAMO LA LOTTA DEGLI STUDENTI DEL FIORAVANTI CHE DIFENDONO LA POSSIBILITA’ DI UNA FORMAZIONE DI QUALITA’ CONTRO IL DDL GELMINI E CHE GIUSTAMENTE NON VOGLIONO VEDER CHIUDERE LA LORO SCUOLA!
IL PRIMO MARZO QUEST’ANNO SI VEDE DAL MATTINO!
E….ALLE 15,30 TUTT* IN PIAZZA DEL NETTUNO PER COSTRUIRE UN GRANDE SPEZZONE DI STUDENT* E PRECAR* AL FIANCO DEI MIGRANTI!

Bartleby, spazio autogestito