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Piazza Verdi, Cua: “Respinta ennesima provocazione sbirresca”

Il collettivo: “C’era un clima sereno, atteggiamento pretestuoso di Carabinieri e vigili” intervenuti durante una jam session autogestita all’aperto.

15 Luglio 2016 - 19:25

“In occasione della Jam Session con i Lbz in piazza Verdi, gli studenti e le studentesse che ogni giorno attraversano la zona universitaria hanno respinto l’ennesima provocazione sbirresca”. Così inizia una nota diffusa oggi dal Collettivo universitario autonomo. I fatti risalgono alla notte tra mercoledì e giovedì, secondo la versione diffusa dai Carabinieri, contestata dagli studenti, i militari sarebbero stati chiamati dai residenti infastidi dalla musica, avrebbero raggiunto la piazza intorno alle 2 di notte una pattuglia di Carabinieri avrebbe raggiunto la piazza, e sarebbero stati fermati e poi allontanati da gruppo di giovani.

“Eppure, alle 2 l’iniziativa era terminata da almeno un’ora  – fa notare il Cua – infatti, la provocazione è avvenuta poco dopo la mezzanotte e ha visto una pattuglia dei carabinieri e una dei vigili urbani tentare di fermare l’iniziativa di autogestione della piazza. Nonostante le rassicurazioni sul fatto che da lì a poco l’iniziativa si sarebbe conclusa (infatti l’orario di chiusura era previsto per l’una, nell’intento, come sempre, di tenere insieme le esigenze dei diversi soggetti che vivono la zona universitaria) le forze dell’ordine hanno deciso comunque di alzare la tensione portando avanti una provocazione assolutamente pretestuosa rispetto al clima sereno che attraversava la piazza. Provocazioni non accettate dai tanti giovani che avevano riempito la piazza e che ancora una volta si sono dimostrati determinati nel rifiutare il pretestuoso tentativo repressivo”.

“Da sempre viviamo e ci prendiamo cura di questo territorio – rivendicano gli studenti – assumendoci anche le sue contraddizioni non come qualcosa da utilizzare strumentalmente a scopi elettoralistici ma con la consapevolezza che soltanto dal basso si possono arginare. Una piazza di cultura ma anche di conflitto, che fa della solidarietà e dell’antirazzismo un cardine fondante come abbiamo visto lo scorso giugno con le barricate che hanno impedito la presenza del leghista Salvini. Questa è piazza Verdi e la Zona Universitaria. Chi si ostina a non volerlo capire troverà sempre la determinazione di tanti e tante nel respingere le provocazioni, da qualunque parte esse provengano”.