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Per il terzo giorno in piazza: “Ecco la città che resiste” [foto+audio]

Anche oggi una partecipata manifestazione, partita da piazza Verdi ed arrivata fin sotto le finestre del Comune: “Contro la Bologna della repressione e dell’austerità. Apriamo spazi di autogestione, conflitto e libertà”.

11 Febbraio 2017 - 21:10

Per il terzo giorno consecutivo in piazza, dopo lo sgombero della biblioteca di Discipline umanistiche e “contro la Bologna della repressione e dell’austerità. Apriamo spazi di autogestione, conflitto e libertà”, come recitava lo striscione di apertura: anche oggi partecipata manifestazione nelle strade di Bologna, dopo il corteo di ieri e la rabbia messa in campo giovedì dagli studenti in risposta all’irruzione della celere al 36 di via Zamboni. Raccogliendo l’appello partito ieri dalla zona universitaria, anche stavolta i manifestanti si sono radunati in piazza Verdi, per poi percorrere via delle Moline, via Indipendenza e via Irnerio fino a prendersi i viali. Da lì, imboccando via San Vitale, il corteo (“Siamo migliaia anche oggi”) ha raggiunto il centro della città. “Siamo la Bologna che resiste- si urlava dal sound system- quella dei picchetti, quella sui tetti delle case occupate, degli spazi autogestiti come Xm24, Atlantide, Crash e tutti quegli spazi che vivono di autogestione, mense popolari e progetti autorganizzati”. I manifestanti hanno respinto il tentativo di criminalizzazione messo in campo dalla Procura ed espresso solidarietà a Sara e Orlando, i due studenti finiti ai domiciliari dopo gli scontri di ieri. Tra gli interventi, hanno preso parola anche i SiCobas, anch’essi finiti di recente sotto attacco: “Operai, studenti e poveri uniti. La strada è unica: lottare fino alla vittoria”. Tra i cori: “Contro la Bologna della repressione… libertà, conflitto, autogestione” e poi ancora, come ieri, “Dimissioni, dimissioni” all’indirizzo del rettore Francesco Ubertini e del questore Ignazio Coccia. Nel mirino dei manifestanti anche le responsabilità del sindaco Virginio Merola: non a caso è proprio davanti all’ingresso del Comune, in piazza Maggiore, che il corteo si è andato a concludere.

Nel corso della manifestazione, è stato rilanciato l’appuntamento per l’assemblea studentesca in programma martedì alle 18 in via Zamboni 38. Il Cua, intanto, lancia un appello anche per giovedì 16: in quella giornata “apriamo spazi di mobilitazione in tutte le università d’Italia, in solidarietà con gli studenti e le studentesse che a Bologna sono stati aggrediti dentro la propria biblioteca!”.

> Ascolta l’intervento dal sound system in apertura del corteo:

 

> Guarda le foto dei nostri inviati:

Corteo: "Contro la Bologna dell'austerità e della repressione" (11/2/17)