Attualità

Parma, un monumento per Guido Picelli?

Domani è il settantatreesimo anniversario della morte, durante la guerra civile spagnola, dell’eroe della cacciata dei fascisti del 1922

04 Gennaio 2010 - 21:35

E’ il Comitato Antifascista attivo nella città emilana ad richiedere al Comune che venga eretto un monumento a Guido Picelli, protagonista della guerriglia delle Barricate dell’Oltretorrente, nella quale, poche settimane prima della Marcia su Roma, gli Arditi del Popolo respinsero le squadracce fasciste capitanate da Guido Balbi. Da quei fatti Nanni Balestrini ha tratto lo splendido radiodramma Parma 1922, trasmesso dalla Rai nel 1973 e edito negli anni scorsi da DeriveApprodi.
Prima di militare negli Arditi era stato deputato socialista e poi comunista. Arrulatosi quasi quindici anni più tardi nelle Brigate Internazionali che si opponevano all’avenzata dei falangisti di Franco in Spagna, comandante della Prima Compagnia del Battaglione Garibaldi, Picelli cadde in  combattimento sul fronte di Mirabuena il 5 gennaio 1937.

«Fondati a Roma negli ultimi giorni di giugno del 1921 da una scissione dell’Associaizone nazionale Arditi d’Italia, per iniziativa dell’anarchico Argo Secondari – ci ricorda Andrea Staid nel suo Gli Arditi del Popolo. La prima lotta armata contro il fascismo (Edizioni La Fiaccola, Ragusa 2007) – gli Arditi del Popolo si proposero di opporsi manu militari alla violenza delle squadre fasciste. Dopo mesi di spedizioni punitive, le masse popolari colpite dallo squadrismo accolsero la loro nascita con entusiasmo». Arrivarono a contare ventimila aderenti sparsi in varie città d’Italia; comunisti, socialisti e anarchici vi militavano fianco a fianco. Rilevanti, oltre alle barricate di Parma, le battaglie contro l’offensiva fascista a Viterbo, Sarzana, Ancona, Bari, Civitavecchia e Livorno. Dopo la presa del potere di Mussolini, l’organizzazione, già debilitata dall’ostilità di PSI e PCI e dalla repressione messa in atto dallo stato liberale, fu smantellata dal regime.


> Ci scrive un lettore, C.B.:

Con riferimento all’ articolo “Parma, un monumento per Guido Picelli” che avete pubblicato il 4 gennaio vi segnalo che Guido Picelli, il leggendario comandante degli Arditi del popolo durante la Battaglia di Parma dell’ agosto del 1922 contro i fascisti,
durante la Guerra di Spagna fu il comandante del IX° battaglione delle Brigate Internazionali, il Vicecomandante del Battaglione Garibaldi ed infine anche il Comandante della 1a compagnia del Garibaldi.

Questo per la precisione storica e per evitare che venga sminuito il ruolo che ebbe durante la guerra al fascismo spagnolo e  italiano.