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Papillon: sul garante dei detenuti decisione “grave e sbagliata”

L’associazione Papillon Rebibbia Onlus di Bologna interviene sulla scelta, da parte del Comune, di non prorogare l’incarico dell’attuale garante delle persone private della libertà personale.

04 Agosto 2010 - 16:46

Riteniamo grave e sbagliata la decisione della Commissaria Cancellieri nel negare la proroga alla Garante dei diritti delle persone private della libertà personale Desi Bruno alla scadenza del mandato. Un atto, peraltro, imposto senza interpellare la Consulta contro l’esclusione sociale, le associazioni del volontariato carcerario e la cooperazione che opera nel settore. Tantomeno la Garante che già a marzo scorso aveva avvertito la Commissaria che sarebbe stato necessario garantire la continuità del suo Ufficio per non lasciare i detenuti della Dozza e del CIE abbandonati a se stessi sul piano della difesa dei diritti che la Costituzione assegna loro. Il danno è ingente: sono stati buttati cinque anni di ottimo lavoro nei centri detentivi, costruzione di proficue relazioni istituzionali, puntuale informazione sui diritti negati dall’emergenza sovraffollamento, seminari di studio e conferenze per abbattere il muro che separava il carcere dalla società civile e viceversa, e tanto altro. Ora si dovrà ripartire da zero. La città di Bologna non meritava questo. E nemmeno la popolazione detenuta che, al punto massimo della sofferenza data dalle disumane condizioni di vita negli Istituti di pena, avrebbe bisogno di tutto tranne che di comportamenti arroganti e autoritari.

Non possiamo non concludere con un sentito ringraziamento a Desi Bruno per non aver mai mancato di coinvolgere la nostra Associazione di detenuti ed ex nelle sue innumerevoli attività, unitamente al personale dell’Ufficio per il notevole carico di lavoro svolto con meritevole coscienza e ottima competenza professionale.

Valerio Guizzardi
Associazione Papillon Rebibbia Onlus – Bologna