Acabnews Bologna

Oggi in piazza per urlare “basta sgomberi e sfratti!” [comunicati]

Le adesioni alla Marcia della periferia e della dignità, promossa dal Comitato Inquilini Resistenti e Assemblea Occupanti con Social Log, che partirà alle 15,30 davanti all’ex Telecom di via Fioravanti 27 sgomberata martedì scorso.

24 Ottobre 2015 - 12:54

22225462990_229f58b6c6_zDomani, 24 ottobre, parteciperemo alla manifestazione “Prima i poveri! Basta sgomberi e sfratti!”. Scenderemo in piazza, insieme agli abitanti dell’ex Telecom barbaramente sgomberata, agli attivisti di Social Log e a tutti i solidali, per dare prova ancora una volta che esiste una componente della città che ha deciso di alzare la testa, di rivendicare il diritto alla casa, al lavoro e ad una vita degna. Una componente della città solidale con le occupazioni abitative, che sono un messaggio alle amministrazioni: lo sfitto e la speculazione dominano la città sulle spalle di chi rimane senza un tetto, e questo deve finire! Per questo condividiamo appieno l’istanza di un blocco degli sgomberi immediato, per impostare invece un ragionamento su come trovare soluzioni reali e permanenti per tutti gli occupanti e non solo: per tutti coloro che al momento sono senza una casa, privati del diritto all’abitare. Perché vivere in occupazione non è una scelta di comodo o un passatempo, ma una necessità, nel momento in cui, complice anche la svendita e l’insufficienza del patrimonio residenziale pubblico, una persona o una famiglia si trovano letteralmente in mezzo alla strada, ignorati dall’amministrazione e dal servizio sociale. Per contenere quest’emergenza dilagante appoggiamo appieno anche la necessità di applicare subito una moratoria sugli sfratti: l’insolvenza, la morosità, fenomeni ormai massicci, non derivano dalla volontà di “fare i furbi” ma dalla reale impossibilità di pagare.

I salari dei lavoratori infatti, sono sempre più bassi e inadeguati al costo della vita, soprattutto se consideriamo i canoni d’affitto esagerati imposti in città come Bologna. Sempre di più, poi, sono i lavoratori licenziati o cassintegrati, o le aziende, fabbriche e piccole-medie imprese che falliscono lasciando senza lavoro sempre più persone. In questa situazione, aggravata dalle leggi sul lavoro come il Jobs Act contro il quale è necessario che tutti diano battaglia tanto quanto al Piano Casa, la moratoria sugli sfratti sarebbe almeno una misura di contenimento di una situazione che altrimenti sarà incontrollabile e di minima tutela per le molte persone e famiglie che letteralmente non arrivano alla fine del mese. Speriamo che questo corteo possa mettere in evidenza questioni che necessitano da troppo tempo di soluzioni strutturali, generalizzate e permanenti, e per questo aderiamo e invitiamo alla partecipazione, domani ore 15 in via Fioravanti 27, ex-Telecom.

Asia-Usb

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bologna, martedì 20 ottobre 2015: Una Giornata Devastante

Abbiamo dovuto e voluto aspettare qualche giorno. Abbiamo dovuto perché la rabbia e l’angoscia sono state, lo sono tuttora, dure da placare. Abbiamo voluto perché avevamo voglia di capire quanto fosse consapevole la “civile bologna” – lo scriviamo volutamente in minuscolo – di quanto devastante fosse stata la giornata del 20. Devastante per Donne, Bimbi e Uomini trattati come prede. Braccati e terrorizzati da uomini armati che vestono inquietanti moderne armature. Una scenografia non dissimile dalle immagini che abbiamo visto scorrere nella fascista ungheria e che, apparentemente, hanno fatto commuovere qualche candida coscienza nostrana. Devastanti per le consuete manganellate distribuite sulle centinaia di compagne e compagni che hanno impedito un ulteriore oltraggio alla dignità delle persone sgombrate dal palazzo ex Telecom. Devastante per le inesistenti istituzioni politiche cittadine: l’immagine di una forza militare spropositata fatta di decine di cellulari e di centinaia di uomini bardati davanti alle vetrate del comune di bologna – dietro una di queste osservava un’illustre spettatrice (assessore alle politiche sociali, Sic!!!; cattolica indipendente vicino a Sel, doppio Sic!!!) – richiama alla memoria manovre militari in procinto di tentare un golpe. Devastante perché si è palesato il vero soggetto politico – procura e questura – che pretende di assumere le redini, in questa città e non solo, del potere. Devastante perché tutto ciò è avvenuto tra l’indifferenza e l’apatia della tristemente famosa maggioranza silenziosa. Qualche stronzo guadagnerà un pugno di voti e un po’ più di consenso. Saranno voti e consensi inservibili. Ora sbarreranno anche questo palazzo con un nuovo altro muro per impedirne l’accesso ed evitarne l’uso sociale. Uno dei tanti muri tirati su in questo recente passato – attività oramai consolidata nella “civile bologna” – per impedire alle persone sprazzi di felicità.

Chi ha dignità ha resistito e continuerà a resistere. Chi non si è accorto di ciò che è avvenuto davanti all’ex Telecom – di fronte al luccicante Comune di bologna – deve riflettere perché, riprendendo un passo dell’editoriale di Zic, “Lo sgombero dell’ex Telecom segna il passaggio di una linea di confine”.

SABATO 24 OTTOBRE alle 15,30 davanti all’ex Telecom
MAI PIU’ SENZA CASA! BASTA SFRATTI E SGOMBERI!

Vag61 – Spazio libero autogestito

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Ex Telecom: sostenere il conflitto sociale, costruire l’opposizione politica

Martedì scorso è stata sgomberata la ex Telecom di via Fioravanti, un luogo che dava casa a circa 280 persone, decine di nuclei familiari con bambini. Questo sgombero, avvenuto con una violenza inaccettabile, rappresenta di fatto una rappresaglia contro chi ha dimostrato con questa e altre occupazioni, che è possibile praticare forme di conflitto sociale nella crisi e nella precarietà di vita e di lavoro che le politiche antipopolari e neoliberiste della UE, Governo e amministrazioni locali impongono alle fasce popolari e si settori sociali più deboli. Esperienze che potrebbero esondare e connettersi con la necessaria lotta politica.

Come ROSS@ abbiamo da subito sostenuto questa esperienza di solidarietà sociale e militante e il giorno dello sgombero siamo stati convintamente con i solidali che manifestavano sotto il palazzo della ex Telecom.

Per le stesse ragioni aderiamo alla manifestazione di Sabato 24 Ottobre alle 15.30 davanti alla ex Telecom sgomberata.

Ross@ Bologna

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Tutti hanno diritto a una casa

Eravamo dentro l’ex Telecom giovedì 15 ottobre per un mercato straordinario di CampiAperti. In accordo con Social Log abbiamo portato noi stessi, i nostri prodotti, i nostri banchi e la nostra semplice socialità dentro quel luogo per essere vicini agli occupanti, vicino alla sacrosanta lotta affinché tutti possano avere una casa dignitosa in cui vivere.

Eravamo in tanti giovedì pomeriggio, così come nelle altre due occasioni in cui avevamo deciso di spostare il mercato di XM24 nel cortile dell’ex Telecom.

Siamo stati bene giovedì: si respirava un’aria di cordialità, di felice convivenza, di ottimismo e di forza. Forse per la vivacità dei bambini. Forse perché, pur essendo in tanti e così diversi, con modi così diversi, vite diverse, lingue diverse, ci riconoscevamo facilmente condividendo un semplice concetto : “tutti hanno diritto a una casa”.

Pochi giorni dopo abbiamo visto la polizia umiliare e deportare le persone che in quel posto avevano affermato quel diritto. Ci siamo riempiti di rabbia e abbiamo trattenuto a stento le lacrime. Lo sconforto e il senso di impotenza ci ha sommerso

Ma quel semplice concetto, ancor più di prima, non sarà facile levarcelo dalla testa.

Aderiamo alla manifestazione “Prima i poveri! Basta sgomberi e sfratti!” – alle ore 15.30 di Sabato 24 Ottobre a Bologna – via Fioravanti 27

CampiAperti

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Dopo quello che è successo Martedì 20 Ottobre, con lo sgombero dell’Ex-Telecom e le notizie sulla brutalità della polizia all’interno dell’occupazione, è necessario che tutti e tutte noi produciamo una mobilitazione trasversale e di massa. La realtà di crisi e di austerità sta producendo una sempre maggiore espansione delle sacche di povertà all’interno della nostra città. L’Ex-Telecom è stata per quasi 300 donne, uomini e bambini l’unico mezzo per sottrarsi alla miseria e avere un tetto sopra la testa, adesso con lo sgombero è tornata alla condizione di abbandono in cui era rimasta negli ultimi 12 anni.

Come studenti e lavoratori delle professioni sanitarie riteniamo di dover portare la nostra solidarietà all’esperienza delle occupazioni abitative e alla lotta per la casa. In particolar modo riteniamo sia indegno l articolo 5 del “Piano casa” di Lupi che vieta a chi vive in occupazione di avere una residenza, e quindi nega il diritto di avere il medico di base e il pediatra gratuiti.

Sabato 24 ottobre uniamoci alla Marcia della Periferie e della Dignità lanciata da Social Log, costruiamo una partecipazione collettiva e caratterizzata degli studenti e dei lavoratori delle professioni sanitarie, portiamo i camici, facciamo sentire il calore della nostra solidarietà alle famiglie degli occupanti.

Mai più senza casa!

Studenti e lavoratori della sanità in marcia con le occupazioni abitative
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Il 24 ottobre – Con la nostra gente

Nella nostra città, martedì scorso, è avvenuto un fatto di una gravità inaudita. 280 persone, oltre 50 famiglie, che vivevano in uno stabile occupato, sfitto da anni che si trova in Via Fioravanti, sono stati sgomberati con violenza davanti alle telecamere di tutto il Paese.

Questo stabile è di proprietà di una fondazione di banche tedesche, ossia di quei  soggetti che più di altri sono responsabili di questa devastante crisi economica ed è destinato alla speculazione finanziaria. In questo stabile vivevano  famiglie che a differenza di ciò che dicono alcuni politici razzisti, non toglievano nessun diritto a nessuno. Semplicemente si stavano costruendo una vita dignitosa e, con la solidarietà di tante lavoratrici e lavoratori, stavano rendendo lo stabile un luogo abitativo e di socialità  a misura anche dei bambini.

Questo sgombero è stato voluto dalla Procura e dalla questura di Bologna contro il parere del Comune di Bologna che evidentemente conta sempre di meno nella nostra città. In questa azione punitiva sono stati coinvolti in modo improprio i vigili del fuoco che tramite la.USB hanno giustamente protestato mentre gli assistenti sociali del Comune che in questi mesi hanno potuto verificare direttamente quanto fosse importante e necessario per quelle famiglie lo stabile ex telecom, non sono state ascoltate. Molti dipendenti comunali che lavorano di fronte allo stabile hanno assistito sgomenti alla violenza di uno sgombero che non ha risparmiato nemmeno i bambini.

Siamo certi inoltre, che molte educatrici dei nidi ed insegnanti scolastici abbiano imprecato a lungo contro chi, con lo sgombero, ha interrotto anche l’importante esperienza educativa rappresentata dalla ludoteca interna e dalle diverse iniziative di tale natura sono state portate avanti grazie alla loro disponibilità e solidarietà.

Questa è  la nostra gente: chi lavora e chi lotta per una vita dignitosa per tutti. Con questa gente, con la nostra gente ci ritroveremo domani 24 ottobre a manifestare alle ore 15,30 in Via Fioravanti 27 davanti all’ex Telecom sgomberata. Invitiamo tutte le lavoratrici e i lavoratori a partecipare.

Usb Bologna

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Non alla mafia e ai poteri corrotti della città, ma ai poveri e agli attivisti sociali è rivolta quell’incisione sul manganello. Un’incisione che abbiamo già visto allo sgombero di Villa Adelante a giugno. Magari questo poliziotto crede di essere in un film, eppure le nostre condizioni di vita appartengono alla realtà di questo mondo diseguale e ingiusto. Ci vediamo tra poco, alle 15.30, per la manifestazione cittadina che partirà davanti all’ex Telecom sgomberata.

Làbas