Acabnews Bologna

Officine Atla, iscritti SiCobas cassintegrati e rimpiazzati

Dopo quattro ore di picchetto a Bentivoglio, strappato un tavolo di trattativa per il reintegro di circa una ventina di lavoratori. Hobo: “Basta ricatti”. Crash: “La lotta paga!”.

03 Dicembre 2014 - 17:17

Picchetto Atla (foto HoboBologna)Ancora picchetti nel bolognese. Stavolta è toccato all’Atla di Bentivoglio. Racconta Hobo in un comunicato: “Ancora una volta lo ‘stato di crisi’ è solo un pretesto: dopo aver messo in cassa integrazione circa una ventina di lavoratori e lavoratrici, iscritti SiCobas, l’Atla s.r.l. invece di riassumerli li sostituisce, per rendere la forza lavoro nel suo complesso ancora più ricattabile, peggiorando le condizioni salariali e smantellando le garanzie. A partire dalle cinque di questa mattina i camion che lavorano per l’azienda hanno trovato ad aspettarli lavoratori autorganizzati e solidali, con un picchetto che ha bloccato completamente la circolazione delle merci. Ancora una volta l’unione di chi subisce la crisi ha costretto chi la crea ad accettare le nostre condizioni. Dopo quattro ore di blocco si è riusciti ad ottenere un tavolo di trattative. Vogliamo il reintegro di chi senza motivazioni reali è stato lasciato a casa, vogliamo condizioni di lavoro e una vita dignitosa. Non accettiamo più i ricatti o di essere considerati solo un numero, un costo o un profitto per loro. Vigiliamo sugli sviluppi della trattativa e siamo pronti a tornare a Bentivoglio. Adelante!”.

Su Facebook, anche Crash interviene sui fatti di stamattina: “La lotta paga! E piega le retoriche vittimistiche del ‘non è possibile fare niente!’. Dopo 5 ore di blocco di Atla, una fabbrica dei metalmeccanici a Bentivoglio, si arriva al tavolo di trattativa”.