Acabnews Bologna

Occuparono il tetto del Comune: 14 denunce

Le accuse riguardano il blitz di Asia-Usb a Palazzo D’Accursio, un anno fa, per difendere l’occupazione di via Irnerio: “Continua l’ondata repressiva”. E il sindacato inizia a segnalare le case Acer messe in vendita.

23 Maggio 2017 - 15:27

“Continua l’ondata repressiva nella città di Bologna. Dopo la notifica delle denunce relativa allo sgombero di via Irnerio e i decreti penali di condanna a seguito della manifestazione in occasione della morte del facchino dell’Usb Abd Elsalam, sono state notificate quattordici denunce relative all’occupazione del comune effettuta ad aprile 2016. In quell’occasione Asia-Usb e le famiglie di via Irnerio avevano occupato il tetto del Comune per tutta la notte fino alla mattinata contro la decisione di sgomberare l’occupazione”. Lo rende noto Asia-Usb, che ricorda: “L’occupazione del Comune fu fatta per mettere in luce le responsabilità dell’amministrazione comunale che nascondendosi dietro la questione dell’ordine pubblica demandava la soluzione dei problemi sociali ai manganelli della Questura. Il Pd durante il periodo conclusivo dell’occupazione di via Irnerio mise in atto tutte le azioni possibili per impedire l’attuazione della proposta di Asia-Usb e degli occupanti che mirava ad una regolarizzazione dell’occupazione assegnando le case occupate, di proprietà dell’azienda ospedaliera S.Orsola, alle famiglie occupanti a prezzi popolari. Questa azione determinata non è stata digerita dall’amministrazione Pd e dalla Questura che ha notificato numerose denunce con capi di imputazione che vanno dal danneggiamento alla resistenza fino all’interruzione di pubblico servizio”.

Scrive ancora Asia: “Queste ennesime denunce contro gli attori delle lotte sociali si inseriscono in una cornice che ha visto due anni di sgomberi e di lotta ai poveri dove la Questura a suon di manganello ha riportato l’ordine e la legalità targato Pd reprimendo le istanze sociali dei soggeti colpiti dalla crisi economica. Contro la deriva autoritaria del Pd a livello nazionale con il Decreto Minniti e il tentativo di normalizzazione dei conflitti nella città di Bologna, dalla lotta per la casa, alla lotta per il caro-mensa fino alla difesa dell’Xm24 l’altra città esiste e non si fa intimidere dalle misure repressive ma continuerà la lotta affianco dei settori sociali copiti dalla crisi e dal Neoliberismo dell’Unione Europea e del Partito Democratico garante degli intaressi dei palazzinari. Basta repressione, stop sgomberi, stop sfratti. Casa per tutti!”.

Sempre Asia, intanto, annuncia di aver avviato un tour pensato per segnalare le case popolari messe in vendita: “Nella Bologna dell’emergenza abitativa e degli sfratti, la casa popolare dovrebbe essere la soluzione per chi ne ha bisogno. Invece Acer continua a tenere sfitti migliaia di appartamenti e da maggio ha messo in vendita più di 150 case. Abbiamo iniziato ieri (venerdì, ndr) un percorso volto a segnalare queste case, che si muove insieme alla contestazione contro la nuova legge Erp. Invece di smantellare e privatizzare il patrimonio abitativo pubblico, mobilitiamoci per un netto cambio di rotta! Acer: le case non si vendono, si assegnano!”.