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Nuovo Isee, il ministero risponde a Nadia

Mercoledì 30 settembre’015 incontro con la Garante degli studenti, poi assemblea: “Non servono note tecniche e fuorvianti che hanno soltanto lo scopo di sottrarsi alle responsabilità a cui gli attori in campo sono chiamati a rispondere”.

28 Settembre 2015 - 12:14

Il Ministero risponde alla studentessa Nadia.
Er.Go non può più sottrarsi!

iseeSiamo gli studenti contro il nuovo Isee. Dopo settimane di agitazione attorno alla questione del nuovo calcolo Isee, che ha visto molti di noi perdere borse di studio e agevolazioni welfaristiche, abbiamo deciso di fare un passaggio significativo per la nostra lotta, ovvero andare dalla Garante degli studenti e chiederle di esporsi pubblicamente in merito a questa questione.

Dopo Er.Go, anch’essa ha tentato di sbatterci la porta in faccia ma non abbiamo desistito e abbiamo deciso di occupare il suo ufficio per ore per farci ricevere e far ascoltare la nostra voce. Dopodiché, nonostante inizialmente non volesse concederci di mandare una lettera ad Er.Go, lavoro di sua competenza, siamo riusciti a fare in modo che il Garante facesse pervenire una prima bozza di rivendicazioni dove si invita formalmente l’Azienda Regionale per il diritto agli studi a confrontarsi con gli studenti che hanno riscontrato queste problematiche.

Nasce quindi la volontà di riunirci in un’assemblea pubblica dove Er.Go è chiamato ad ascoltare e a rispondere alle richieste degli studenti. Anche alla luce della risposta del Ministero del Lavoro (che alleghiamo al comunicato) alla lettera della studentessa Nadia Capponi (che per chiarezza alleghiamo nuovamente), in cui continua il gioco dello “scarica barile”, pensiamo che Er.go in quanto ente locale per il diritto agli Studi non possa assolutamente sottrarsi al confronto e alle rivendicazioni di chi rischia di dover abbandonare la carriera universitaria vedendosi negato il diritto allo studio.

Mercoledì 30 settembre, quindi, dopo che avremo incontrato nuovamente il Garante degli Studenti (come da Lei confermato nella mail che alleghiamo), ci riuniremo, alle ore 16.00 al 32 di via Zamboni, auspicandoci che Er.go non voglia sfuggire nuovamente al confronto. A poco servono ulteriori note tecniche e fuorvianti che hanno soltanto lo scopo di sottrarsi alle responsabilità a cui i vari attori in campo sono chiamati a rispondere.

Pretendiamo risposte concrete!

Studenti contro il nuovo Isee

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> L’email della Garante degli studenti:

Tutte le richieste che gli studenti hanno presentato in occasione dell’incontro di questa mattina sono pervenute ad Ergo.

Rimane fermo l’incontro fissato per mercoledì prossimo, 30 settembre, alle ore 10.

Il Garante degli Studenti

dott. Dolores Neri

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> la lettera della studentessa Nadia Capponi al Ministero del Lavoro:

Gentile dott.ssa Ciampa,

buongiorno. Sono Nadia Capponi, una studentessa universitaria fuorisede di Bologna. Fino ad ora, mi ritenevo relativamente fortunata di essere una cittadina italiana: lo Stato infatti mi ha aiutata ad intraprendere la carriera universitaria grazie alle borse di studio che ho percepito per tre anni tramite l’ente per il diritto allo studio universitario dell’Emilia Romagna, l’Er.go. Nella mia giovane mente ingenua, immaginavo che avrei continuato a ricevere sussidi economici fino alla conclusione del mio percorso, a meno che non avessi vinto alla lotteria o non avessi sposato un ricco ereditiero, migliorando la mia condizione economica in maniera significativa.

Ebbene, il mio Paese ha provveduto, a mia insaputa, anche a rimpolpare le mie finanze: in agosto, ritirando la dichiarazione dei redditi relativa all’anno scorso, ho scoperto che il reddito della mia famiglia è raddoppiato in soli 12 mesi. Non grazie a lotterie o a matrimoni vantaggiosi, ma alle nuove direttive relative all’Isee, ossia grazie alla valorizzazione del patrimonio immobiliare e, ironia della sorte, al calcolo delle borse di studio come fonte di reddito. Mi sono ritrovata improvvisamente “ricca” davanti allo Stato proprio grazie agli aiuti che lo Stato stesso mi ha dato.

Non so se il Ministro Poletti avesse preveduto il repentino aumento dei redditi di noi universitari borsisti, ma di fatto ciò è avvenuto. Nonostante questo, i provvedimenti necessari per non privarci di un sostentamento del quale necessitiamo non sono stati presi: le soglie delle graduatorie per la borsa di studio sono rimaste invariate, e ora noi ex borsisti ci ritroviamo a pagare tasse universitarie molto più alte di quelle versate negli anni passati in quanto il nostro reddito è aumentato. Se considera che, per lo stesso motivo, saremo esclusi dall’assegnazione di posti letto in studentati, dove molti di noi alloggiano da anni, le sarà chiaro come le nuove direttive in materia di Isee abbiano danneggiato fortemente noi e le nostre famiglie.

Questa situazione è incresciosa, così come è indignante leggere sui giornali le dichiarazioni del ministro Poletti, che definisce la nuova riforma dell’Isee un successo. Auspico fortemente che questo “successo” venga rivisitato, a fronte della nostra situazione di precarietà.

Cordiali saluti,
Nadia Capponi

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> La risposta del Ministero del Lavoro: pdf