La Coalizione internazionale migranti rifugiati e sans-papier è entrata in un ex residence di via Emilia Levante. Intanto il prefetto: “Gli sgomberi di via Fioravanti e via De Maria vanno eseguiti”.
Nella giornata che la Coalizione internazionale Migranti Rifugiati e Sans-papier (Cispm) ha indetto per protestare contro le misure repressive che l’ Europa attua nei confronti di migranti e rifugiati, “abbiamo occupato per uso abitativo e sociale l’ex residence di via Emilia Levante 10 vuoto dal 2012”. Lo annuncia il Cispm di Bologna attraverso un comunicato fatto circolare dall’Usb: l’occupazione coinvolge “150 persone tra profughi, famiglie con minori, rom e lavoratori disoccupati e militanti dell’ Associazione Cispm Bologna”. E’ convocata una conferenza stampa per le ore 12 davanti al numero civico di via Emilia Levante 8. “Solidarietà a tutte le occupazioni, no agli sgomberi!” è il messaggio lanciato dall’ex residence.
Ieri sera, nel frattempo, si sono ravvivate le minacce di sgombero per l’ex Telecom di via Fioravanti e per lo stabile di via De Maria: i provvedimenti di sequestro “vanno eseguiti”, ha detto il prefetto Ennio Mario Sodano. I due tentativi dei giorni scorsi “li consideriamo degli avvisi, abbiamo voluto far comprendere che quelli sono provvedimenti che vanno attuati e da questo non se ne viene fuori. Ai due provvedimenti della magistratura va data esecuzione. Per ora stiamo verificando, dove ci sia possibilità, un intervento che sia non dico condiviso ma accettato. Ci rendiamo conto che sono situazioni molto difficili. Ma i due provvedimenti vanno eseguiti”. Tra via Fioravanti e via De Maria si parla di quasi 400 persone che attualmente vivono in occupazione, con circa 130 minori. L’assessore comunale Amelia Frascaroli ammette che, in caso di sgombero, in città si aprirebbe una “situazione drammatica”.